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Niente boom economico per i salariati

Stessa quantità di soldi nel portamonete malgrado il boom economico Keystone

Lo scorso anno la crescita media dei salari è leggermente progredita attestandosi all'1,2%. Rimane tuttavia inferiore alla crescita economica (2,7%).

Secondo l’Ufficio federale di statistica l’aumento dei salari è praticamente stato compensato dal rincaro. Le remunerazioni reali e con esse il potere d’acquisto rimangono quindi praticamente stagnanti.

Seppur leggero, l’aumento dei salari reali rappresenta un primo cambiamento di rotta rispetto al 2001. In un comunicato diffuso lunedì, gli esperti dell’Ufficio federale di statistica (UST) affermano infatti che la crescita delle remunerazioni reali non ha smesso di diminuire da sei anni a questa parte.

In media annuale, tra il 2001 e il 2006 il loro aumento è stato dello 0,4%. Per gli uomini è risultato un incremento dello 0,3%, per le donne dello 0,6%, prosegue la nota, nella quale si sottolinea tuttavia che si registrano importanti differenze a seconda del settore.

Chimica vincente

Il settore secondario ha registrato una progressione media dell’1,1%, un tasso simile a quello del 2005 (+1,2%), ma nettamente superiore a quello del 2004 (+0,6%). La ripresa industriale avviata nel 2004 si è protratta durante l’intero 2005 ed è andata di pari passo con una progressione delle ordinazioni per il 2006, rileva l’UST.

Il personale dell’industria chimico-farmaceutica ha dal canto suo beneficiato di aumenti superiori alla media del settore (+1,7%), quello della fabbricazione di strumenti di precisione e orologi (+1,1%) è invece in linea con la media.

La maggioranza dei rami del secondario hanno segnato incrementi vicini alla media, scrive l’UST: ad esempio le costruzioni (+1,1%) e l’industria meccanica (+1,2%). Chiude la classifica l’industria della carta, editoria e stampa, con un aumento di solo il +0,3%.

Per il terziario è stata rilevata una progressione media dell’1,2%, contro lo 0,9% del 2005 e l’1,2% del 2004. Sono soprattutto le attività creditizie (+2,5%), l’istruzione (+2,2%) e le assicurazioni (+1,8%) ad aver beneficiato della maggiore crescita degli stipendi nel settore dei servizi. Gli alberghi e i ristoranti (+0,3%), i trasporti terrestri e mediante condotte (+0,4%) nonché il commercio e le riparazioni di autoveicoli (+0,7%) hanno segnato invece le progressioni più basse.

In conformità con i negoziati

Per quanto concerne i salari nominali, l’UST rileva che la progressione dell’1,2% è leggermente superiore a quella registrata nei due anni precedenti (+1% nel 2005 e +0,9% nel 2004).

Un’evoluzione positiva in parte dovuta alla buona tenuta dell’economia nel 2004, al proseguimento della crescita nel 2005 e alle previsioni positive del 2006.

Inoltre, constata l’UST, l’aumento nominale delle rimunerazioni per l’insieme dell’economia svizzera l’anno scorso è stato identico agli adeguamenti negoziati nell’ambito dei principali contratti collettivi, che riguardano quasi mezzo milione di dipendenti, rileva l’UST.

swissinfo e agenzie

Crescita economica: 2,7%
Aumento medio dei salari nominali: 1,2%
Rincaro: 1,1%
Crescita reale dei salari: 0,1%

Aumento dei salari nominali per settore:
Industria in generale: 1,1%
Industria tessile: 2,1%
Chimica: 1,7%
Industria della carta: 0,3%

Settore dei servizi in generale: 1,2%
Attività creditizie: 2,5%
Assicurazioni: 1,8%
Settore alberghiero e della ristorazione: 0,3%

L’indice svizzero dei salari è calcolato ogni anno. Si basa su dati contenuti nelle dichiarazioni d’infortunio trasmesse all’UST dal Servizio centrale delle statistiche dell’assicurazioni contro gli infortuni. I calcoli dell’UST si basano su circa 250’000 dati personali.

Il salario considerato per il calcolo dell’indice comprende il salario lordo di base, le indennità di rincaro e la 13° mensilità, dai quali sono sottratti i versamenti obbligatori alle assicurazioni sociali.

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