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Nuovi mercati in vista per l’economia elvetica

L'edilizia è tra i settori che saranno particolarmente avvantaggiati Keystone Archive

L'allargamento dell'Ue si sta concretizzando: la Commissione europea raccomanda l'adesione nel 2002 di 10 paesi, per lo più est europei.

Anche la Svizzera ne approfitterà – per lo meno a lunga scadenza.

L’allargamento dell’Unione europea avrà conseguenze politiche ed economiche anche per la Svizzera. Gli attuali e i futuri contratti con l’Ue varranno anche nei confronti dei nuovi membri.

L’integrazione dei nuovi stati suscita reazioni essenzialmente positive in Svizzera. Secondo il Segretariato di stato dell’economia (seco) l’allargamento avrà ricadute positive sull’economia elvetica e sul commercio estero.

“Le sperimentate condizioni quadro in campo economico tra la Svizzera e l’Ue potranno essere estese a nuovi mercati. E pure altri attori statali, privati ed economici al di fuori dell’Ue potranno approfittare delle riforme strutturali e della nuova stabilità politica dei nuovi membri.”

L’Europa orientale aumenta d’importanza

La Svizzera intrattiene relazioni commerciali con la maggior parte dei paesi esteuropei. Delegazioni di piccole e medie imprese (PMI) e rappresentanti di diverse associazioni si recano regolarmente in paesi come la Lituania, la Slovenia, l’Ungheria e la Polonia.

I principali obiettivi degli esponenti economici sono lo sviluppo di relazioni d’affari e commerciali oppure anche prestazioni d’aiuto in caso di investimenti diretti nei paesi in questione.

L’associazione SWISS EXPORT si dice soddisfatta dell’allargamento dell’Ue. “L’Europa dell’est è un enorme mercato con milioni di clienti potenziali”, afferma il suo direttore, Marcel Ledergerber.

Se ora in questi paesi si migliorassero le condizioni quadro e se si registrasse un’ampia apertura dei mercati, l’economia non potrebbe che trarne vantaggi, ritiene Ledergerber.

Tuttavia, questo modo di vedere le cose non è ancora molto diffuso presso gli imprenditori locali. Per esempio: mentre ditte tedesche hanno riconosciuto già da tempo l’importanza dei mercati esteuropei, le aziende svizzere attive nei paesi dell’Europa orientale sono ancora relativamente poche.

Una constatazione che ha indotto SWISS EXPORT a organizzare, in novembre, un Forum economico sul tema dei mercati esteuropei.

OSEC Business Network Switzerland, l’organizzazione per la promozione dell’economia esterna, non ha una vera e propria strategia esteuropea e nessuno dei suoi 8 principali uffici nel mondo si trova in paesi dell’Europa orientale. Tuttavia è prevista l’apertura di una filiale l’anno prossima a Varsavia, in Polonia.

Massiccio ampliamento del mercato interno

“L’allargamento dell’Ue è molto interessante per l’economia elvetica”, ha sottolineato anche Hans-Peter Achermann, direttore della Swiss Organisation For Faciliting Investing (SOFI), fondata dal seco per appoggiare i progetti di investimento delle PMI in paesi di transizione e in via di sviluppo.

Secondo Achermann, l’allargamento dell’Ue rappresenta un forte ampliamento del mercato interno europeo, che potrà tornare utile soprattutto all’industria svizzera del cemento e a quella edile. Infatti i paesi esteuropei attraversano una fase di ricostruzione e hanno un gran bisogno di recupero nel settore delle infrastrutture.

“L’afflusso di fondi dell’Ue verso questi paesi costituirà una buona fonte di sbocchi per certe imprese”, ritiene Achermann.

swissinfo/Elvira Wiegers

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