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Più mezzi per le infrastrutture ferroviarie

Berna vuole un miliardo in più siccome la fattura dei tunnel alpini (qui quello del Lötschberg) supera le previsioni Keystone

Il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger chiede un miliardo di franchi in più per portare a termine le Nuove trasversali ferroviarie alpine e il progetto di Sviluppo dell'infrastruttura ferroviaria.

La decisione non soddisfa però i cantoni, che avrebbero voluto investimenti ancora maggiori.

La volontà di trasferire il traffico – per quanto possibile – dalla strada alla ferrovia comporta uno sforzo finanziario che diventa di giorno in giorno più gravoso.

Giovedì, il direttore dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT) Max Friedli ha annunciato che il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger intende chiedere un miliardo di franchi supplementare per far fronte all’aumento dei costi finali delle Nuove trasversali ferroviarie alpine (NTFA) e al progetto di Sviluppo futuro dell’infrastruttura ferroviaria (SIF).

Friedli si è espresso in una conferenza stampa organizzata a Berna per commentare l’esito della procedura di consultazione sulla Panoramica del Fondo FTP (Finanziamento dei trasporti pubblici) e sul SIF.

«La fattura delle NTFA è purtroppo maggiore di quanto si prevedeva», ha detto Friedli, ma un miliardo in più per un progetto che si estende su trent’anni e che porterà al più lungo tunnel ferroviario del mondo, non rappresenta una spesa irresponsabile.

La nuova stima dei costi presentata dall’UFT parla di 19,1 miliardi di franchi contro i 18,1-18,8 miliardi previsti finora per le NTFA. Per far fronte a queste spese (lievitate soprattutto a causa del cantiere al Gottardo), le autorità ritengono che si debba aumentare la dotazione del Fondo FTP – attualmente forte di 30,5 miliardi di franchi – e non incrementare le tasse sui carburanti fossili o introdurre una tassa sulle emissioni di CO2.

Nel corso del prossimo anno, il parlamento riceverà tutta la documentazione in merito al Fondo FTP e deciderà in proposito. Anche il popolo potrebbe dover dire la sua, qualora la decisione parlamentare dovesse essere impugnata per mezzo di un referendum.

Consenso minimo

La procedura di consultazione ha dato degli esiti che l’UFT non può ignorare: i progetti sono stati accolti positivamente dalle cerchie e dalle istituzioni interessate. La maggior parte dei cantoni e dei partiti chiede la realizzazione integrale e in tempi brevi almeno dell’offerta di base del progetto SIF.

La stragrande maggioranza dei partecipanti alla consultazione ha addirittura chiesto investimenti supplementari, in particolare la realizzazione delle opzioni di ampliamento del progetto o di altri potenziamenti e l’anticipazione dell’avvio dei lavori.

Per l’UFT, questo risultato significa che «le NTFA non devono fagocitare i fondi a discapito dello sviluppo dei trasporti pubblici nel resto del paese». L’alternativa alla richiesta di un miliardo di finanziamenti in più sarebbe stata la rinuncia a parecchi dei 29 progetti della SIF (per esempio il tunnel a quattro binari tra Olten e Aarau, miglioramenti sulla tratta Berna-Losanna e l’ampliamento della stazione di Basilea).

Risparmiare dove si può resta comunque indispensabile. Per quanto riguarda le NTFA si rinuncia, per il momento, alla galleria di base dello Zimmmerberg e alla galleria dell’Hirzel. Altri risparmi derivano dal congelamento della costruzione del tunnel del Wisenberg e di un terzo binario tra Losanna e Ginevra.

Con l’obiettivo di esaminare al meglio i progetti futuri, l’UFT chiede infine un credito di pianificazione di 50 milioni di franchi.

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Ci vogliono più soldi

Per la Conferenza dei direttori cantonali dei trasporti pubblici, il credito supplementare chiesto da Leuenberger è «fondamentalmente una notizia positiva, ma decisamente insufficiente». Per poter realizzare, accanto alla NTFA , tutti i principali progetti ferroviari – sostiene – il limite massimo del Fondo FTP deve essere aumentato.

Sul fronte dei partiti, popolari democratici (PPD), socialisti e Verdi sono del parere che la proposta dell’UFT vada nella giusta direzione, sebbene auspichino un ulteriore potenziamento della rete ferroviaria.

In casa dell’Unione democratica di centro (UDC), le proposte dell’UFT suscitano al contrario malumore: «Da anni affermiamo che le NTFA sono un pozzo senza fondo», ha dichiarato il suo portavoce Roman Jäggi.

swissinfo e agenzie

Il progetto Sviluppo futuro dell’infrastruttura ferroviaria (SIF) comprende numerosi progetti in tutto il paese scaglionati sull’arco di 25 anni.

L’obiettivo è di ridurre i tempi di viaggio, di migliorare il sistema dei nodi ferroviari e di aumentare l’offerta nel trasporto di viaggiatori e di merci.

I tempi di viaggio tra Ginevra e San Gallo, ad esempio, verranno ridotti di oltre mezz’ora.

Il progetto che richiederà i maggiori investimenti, circa 1,1 miliardi di franchi, è la creazione di una linea a quattro binari tra Olten e Gruemet, sull’asse Olten – Aarau – Zurigo.

A sud delle Alpi è previsto un potenziamento dell’asse di Luino, in modo da essere utilizzato come collegamento con Milano.

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