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Premiato il marchio St. Moritz

Hanspeter Danuser. Verkehrsverein St. Moritz

Assegnato al direttore dell’Ufficio turistico di San Moritz il premio del turismo svizzero 2003. Hanspeter Danuser è stato premiato per i suoi 25 anni di carriera.

Creato nel 2000, il premio “Milestone” si propone di ridare slancio ad un settore in pieno marasma.

Hanspeter Danuser, 56 anni, è conosciuto dal pubblico svizzero come “l’energico direttore del turismo” di San Moritz e come efficace organizzatore di manifestazioni.

Tra gli addetti ai lavori, è celebre per essere stato uno dei primi ad aver introdotto la protezione della marca ed il marketing nel turismo alpino.

Con il suo fascino d’engadinese e la tenacità del montanaro, ha posizionato San Moritz sui migliori mercati. In questo modo è riuscito a sbaragliare la concorrenza, ciò che gli consente oggi di ottenere il premio “Milestone”.

swissinfo – Perché all’epoca i suoi sforzi per registrare la marca “St. Moritz” sono stati considerati rivoluzionari?

Hanspeter Danuser – Registrare una marca era una novità per il turismo svizzero. Il fatto di trattare nomi di località come delle marche fu giudicato esotico.

In molti hanno scosso la testa pensando che si trattasse dell’ennesimo colpo pubblicitario di San Moritz.

swissinfo – I professionisti del settore turistico le hanno rimproverato d’aver lavorato per il solo interesse di San Moritz. Perché non ha mai applicato la sua esperienza ad un livello più grande, ad esempio per Svizzera Turismo?

H.D. – Sono un uomo di mercato. Ho avuto una formazione in questo senso lavorando per Nestlé. “St. Moritz” è una delle marche turistiche più forti e più conosciute che esistano.

Se si ha la fortuna di lavorare per una simile marca, non si vuole certo cambiare per il turismo dei Grigioni o della Svizzera. Innanzitutto perché queste marche sono meno forti e poi perché a livello dell’intera Svizzera le strutture ed i settori d’influenza sono eterogenei. Per me un simile lavoro sarebbe un incubo.

swissinfo – La Svizzera conosce un marasma economico fin dalla prima guerra del Golfo. Il turismo ne ha sofferto. Come vede lei l’avvenire di quest’importante settore dell’economia elvetica?

H.D. – Il turismo svizzero soffrirà ancora durante i prossimi anni. I nostri costi sono del 30/40 per cento superiori a quelli dei nostri concorrenti delle regioni confinanti. È per questa ragione che i nostri prezzi sono più alti.

Inoltre, contrariamente al passato, non siamo migliori dei nostri concorrenti. Questi ultimi ci hanno raggiunto ed anche superato in alcuni campi.

La nostra unica possibilità è di concentrarci nei settori dove siamo ancora oggi chiaramente i migliori, ossia combinando il marketing nel settore delle manifestazioni con una gestione professionale delle marche.

Penso che Svizzera Turismo condivida questa visione.

swissinfo – La Svizzera dovrebbe anche essere all’avanguardia nel campo del turismo ecologico. Fino a poco tempo fa lei ha però esitato a penetrare il mercato dell’ecologia e dello sviluppo durevole.

H.D. – San Moritz conosce un turismo duro. Penso in particolare ai 250 cannoni per la produzione di neve artificiale in funzione nella regione. Ritenevo non fosse credibile puntare parallelamente sul turismo verde. È per questo motivo che sono rimasto un po’ in disparte, salvo per quanto concerne la collaborazione con i trasporti pubblici.

Abbiamo comunque iniziato a fare dei passi in direzione dell’ecologia fin dal 1999. In collaborazione con Rätia Energie abbiamo sviluppato “PurePower St. Moritz”, che produce oggigiorno energia elettrica verde.

Inoltre, sono stato responsabile della comunicazione e dello sviluppo durevole nel comitato organizzatore degli ultimi campionati del mondo di sci a San Moritz. È in quell’occasione che sono stato criticato dai “radicali” dell’ambientalismo.

swissinfo – Recentemente, nell’Oberland bernese è stato aperto al pubblico il “Mystery Park”. Questo parco è il principale laureato del premio Milestone di quest’anno. Che ne pensa?

H.D. – Quello che mi ha affascinato, quando l’ho visitato, è l’energia e lo spirito imprenditoriale dei promotori. Questo parco si comprende al primo sguardo e corrisponde perfettamente alla mentalità dei consumatori del giorno d’oggi.

Un simile progetto non lo concepisco però per una regione come l’Engadina che ha la principale vocazione nel turismo asll’aperto.

È in quest’ottica che realizzeremo il nostro parco, il “Geopark Engadin”. Si tratta semplicemente di collegare in un circuito delle attrazioni naturali già esistenti. Mi riferisco in particolare al centro del parco nazionale che sarà aperto fra due anni, o alla riserva naturale della val Monastero.

swissinfo – Se dovesse andarsene da San Moritz per occuparsi della promozione turistica di un’altra località, quale sceglierebbe?

H.D. – Da un punto di vista prettamente turistico sceglierei Ascona, in Ticino. Questa scelta corrisponde probabilmente anche alla mia età, più che matura. Ma si trarrebbe in ogni caso dell’Ascona di un tempo e con la possibilità di registrarne la marca.

swissinfo, Alexander Künzle
(Traduzione: Sergio Regazzoni)

Negli anni Ottanta Hanspeter Danuser inventò l’espressione “Heidiland” per i turisti giapponesi e fece registrare il marchio “St. Moritz” con il sole dorato.
All’inizio questa strategia di marketing era considerata troppo aggressiva in Svizzera. Pochi anni dopo registrò il marchio “Top of the World”, una marca creata specificamente per la stagione invernale.
Alla fine degli anni Novanta Danuser, con il progetto “Energia Pulita” si è convertito al trend ecologico.

Il premio Milestone 2003 alla carriera è uno dei cinque premi che sono assegnati dalla rivista specializzata in turismo “hotel + tourismus revue”.

Il riconoscimento ha il sostegno del segretariato di stato per l’economia (seco) e dell’Associazione svizzera del turismo (Stv).

Il premio Milestone 2003 serve da incoraggiamento al settore turistico, affinché aumenti la propria concorrenzialità.

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