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Prodotti di qualità e calore umano

Tradizioni elvetiche anche nelle decorazioni delle bancarelle swissinfo.ch

Alimenti tradizionali, genuini e di ottima qualità. Anche quest’anno il Salone nazionale del gusto non ha tradito le aspettative.

Una manifestazione utile per scoprire i prodotti proposti dai piccoli artigiani locali, che incontrano sempre più i favori del pubblico.

«La classe e non la massa»: una ricetta che da sei anni si rivela vincente per il Salone svizzero del gusto, svoltosi dal 25 al 29 maggio a Bulle, nel Canton Friborgo.

L’occasione era ghiotta per gli oltre 30’000 visitatori giunti nella località della Svizzera romanda per scoprire e degustare la miriade di leccornie proposte dalla cinquantina di espositori che hanno partecipato alla manifestazione.

Decine di tipi di formaggi, salumi, dolci, vini, liquori e ricette tradizionali: ce n’era per tutti i gusti e per i palati più esigenti.

Da dietro le bancarelle, diversi piccoli artigiani hanno esposto i loro prodotti e manufatti, manifestando un contagioso entusiasmo: la loro passione va al di là del semplice calcolo economico.

Fieri dei propri prodotti

«La ricetta della mia torta di noci mi è stata tramandata da mia nonna engadinese», spiega Fausto Pult.

Il grigionese, che ormai da anni vive a Ginevra, porge al visitatore un invitante vassoio su cui ha disposto alcune fettine del dolce da degustare.

Coglie così l’occasione per cominciare a raccontare della sua famiglia e della coraggiosa decisione presa alcuni anni fa di abbandonare la precedente e redditizia attività lavorativa per lanciarsi nella produzione delle tradizionali torte.

Alcuni grandi supermercati gli hanno proposto di commercializzare i suoi dolci su scala nazionale: «Ho rifiutato. Pensano solo ad abbassare il prezzo, senza tener conto del plusvalore generato dal lavoro e dagli ingredienti utilizzati. Per accontentarli sarei stato costretto a diminuire la qualità del prodotto» racconta con amarezza il pasticcere.

Davide e Golia

Resistere alle sirene della redditività a tutti i costi è difficile per i piccoli artigiani, che nella lotta contro i titani della distribuzione alimentare non possono certo competere a livello di prezzi.

Pierre Schwaller, responsabile della comunicazione del Salone, è tuttavia convinto che i prodotti tradizionali manterranno la loro posizione anche in un mercato sempre più globalizzato.

«La gente ha voglia di alimenti genuini, di credibilità nel gusto, ma anche di conoscere chi li produce», afferma.

La cooperazione fra i piccoli produttori e i supermercati può esistere ed essere fruttuosa ma, secondo Schwaller, tutto dipenderà dallo spazio che i grandi distributori vorranno accordare ai prodotti tradizionali: «La qualità e non il prezzo dovrà essere il punto principale di discussione».

Una collaborazione in tal senso potrebbe rivelarsi molto utile per i piccoli produttori, spesso poco informati sulle migliori tecniche di marketing per la distribuzione dei loro manufatti.

Un po’ di pubblicità

Per alcuni espositori, il Salone è un’occasione unica di farsi un po’ di pubblicità.

Accanto al produttore di formaggi vodese, agghindato nel tipico costume del suo Cantone, che si fa largo tra i vistosi e indubbiamente rumorosi campanacci, si distinguono tre discrete suore del convento carmelitano friborghese di Le Pâquier.

Vendono gustosi biscotti all’anice – cucinati secondo un’antica ricetta della famiglia di un’anziana consorella – ma anche altre prelibatezze, manufatti di iuta e candele decorate a mano.

Generalmente commerciano solo fra le quattro mura del monastero, con l’unico scopo di garantirsi il sostentamento. «Quest’anno abbiamo deciso di fare uno strappo alla regola, abbandonando per cinque giorni la clausura per immergerci nella folla del Salone», dice sorridendo suor Martine Thérèse, da 20 anni in convento.

Una manifestazione che è anche un momento di evasione, quindi.

swissinfo, Anna Passera, Bulle

Creata a Bruxelles nel 1986, l’associazione Euro-Toques raggruppa ca. 4500 cuochi di 18 Paesi europei, di cui una sessantina in Svizzera.

Uno de suoi scopi principali è quello di difendere i prodotti locali, nonché le tradizioni culinarie di ogni Paese.

I membri dell’associazione hanno firmato una carta dove si impegnano a rispettare i prodotti regionali e a valorizzarli nei loro menu.

Durante il Salone del gusto 2005, Euro-Toques Svizzera ha organizzato il primo concorso amatoriale di ricette tradizionali, che prossimamente saranno pubblicate in un opuscolo.

Al Salone del gusto 2005 hanno partecipato oltre 30’000 visitatori
220 espositori sono giunti da tutta la Svizzera

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