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Si temono gli effetti della siccità sull’agricoltura

Meglio irrigare ora, per evitare di perdere il raccolto Keystone

A causa delle temperature elevate e della siccità persistente sempre più cantoni svizzeri vietano di accendere fuochi all'aperto.

Un comunicato di martedì del Dipartimento federale dell’economia (DFE), che si occupa anche di agricoltura, rivela una certa preoccupazione per i raccolti: il 2007 sarà come il 2003?

I contadini si preparano a fare la danza della pioggia. Se durante le prossime due settimane non dovessero esserci precipitazioni, la situazione potrebbe infatti diventare critica come nel 2003, quando la canicola provocò danni all’agricoltura per un valore di 400 milioni di franchi.

Attualmente l’acqua presente nel sottosuolo è ancora sufficiente e le colture che dispongono di radici in buono stato non sono ancora in pericolo, ha comunicato martedì il Dipartimento federale dell’economia (DFE).

Ma senza pioggia nelle prossime due settimane, la disponibilità d’acqua potrebbe diventare scarsa anche nel sottosuolo, prevede la Stazione federale di ricerca agronomica Agroscope Reckenholz-Tänikon.

La maggior parte delle colture principali rischiano dunque di patire una carenza d’acqua e di elementi nutritivi. In pericolo sono soprattutto i campi seminati di recente, come quelli di mais, e le colture giovani come la barbabietola da zucchero.

Irrigare per tempo

Il DFE consiglia agli agricoltori di iniziare ad irrigare già adesso al fine di evitare una perdita di raccolto più tardi e al contempo preservare le proprietà essenziali del suolo. I terreni molto aridi, infatti, sono meno propensi ad assorbire l’acqua piovana o irrigata.

Secondo le previsioni di MeteoSvizzera, la siccità molto probabilmente durerà ancora fino alla settimana prossima. Da qui il timore di rivivere la canicola del 2003, anche se il volume delle precipitazioni nei primi mesi del 2007 è superiore e le condizioni idrologiche sono migliori rispetto a quattro anni fa.

Pericolo incendi e ozono

Con il perdurare della siccità cresce anche il pericolo d’incendi in Svizzera. Complessivamente i fuochi sono proibiti totalmente o parzialmente in dodici cantoni, fra cui Ticino e Grigioni. Altre regioni della Svizzera potrebbero seguire nei prossimi giorni. Diversi incendi sono stati segnalati negli ultimi giorni un po’ su tutto il territorio.

Nel Vallese, in particolare, le fiamme hanno distrutto nel fine settimana quaranta ettari di boschi e prati nei pressi di Arbaz, e lunedì il fuoco ha devastato un’area boschiva di circa 3000 metri quadrati nella valle di Trient.

Le temperature registrate durante questo mese sono state di 4-5 gradi più calde della media pluriennale. Oltre al rischio di incendi di boschi è elevato anche il problema dell’ozono: in Ticino i valori limite sono stati superati per più di quindici giorni consecutivi.

swissinfo e agenzie

In Vallese e in Ticino il termometro martedì ha superato i 27 gradi.
Nel 2006 erano state registrate temperature ancora più elevate.
A Sion il 21 aprile 1968 il termometro era salito a 29,6 gradi.

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