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Svizzera a testa alta fra tedeschi e americani

swissinfo.ch

L'immagine della Svizzera nell'opinione pubblica americana e tedesca non appare scalfita dai contenziosi fiscali. Da un sondaggio effettuato negli Stati Uniti e in Germania per conto di swissinfo.ch e del settimanale SonntagsBlick, infatti, risulta un profilo piuttosto accattivante.

L’istituto Isopublic – membro elvetico di Gallup International – ha tastato in luglio il polso a un migliaio di tedeschi e altrettanti americani, fra i 15 e i 74 anni.

Per quanto concerne la simpatia, su una scala da 1 a 10 punti la Svizzera ottiene una media di 7.77 negli Stati Uniti e di 6.95 in Germania. In entrambi i paesi, il voto medio assegnato dagli uomini, dalla fascia d’età 55 e i 74 anni e da quella con un elevato livello di formazione è leggermente più alto.

La Svizzera come marchio di affidabilità e di alta qualità riceve un punteggio medio di 7.40 negli Stati Uniti e di 7.04 in Germania. Anche in questo caso, dunque, gli americani hanno un’immagine della Svizzera lievemente migliore dei tedeschi.

Una differenza che si accentua riguardo alla percezione della Svizzera come Stato impegnato nel mondo e solidale, dove il voto medio è di 7.16 negli USA contro solo 5.04 in Germania.

L’unico ambito in cui i tedeschi esprimono un parere leggermente migliore degli americani è quello del rapporto tra gli svizzeri e il denaro. In ambedue i paesi, la maggioranza degli intervistati non ritiene che gli svizzeri siano più avidi rispetto ai tedeschi o agli americani. Negli Stati Uniti, tuttavia, la proporzione di chi giudica che gli elvetici non siano più venali è un po’ più bassa che in Germania.

Stereotipi che aiutano

Il giudizio globalmente più magnanimo degli americani non stupisce James W. Davis, direttore dell’Istituto di scienze politiche dell’università di San Gallo. “Credo che per la maggioranza degli americani la Svizzera sia lontana, associata alle montagne, alla cioccolata, a Heidi e al segreto bancario e vista come un paese pacifico e neutrale che non procura guai a nessuno. Uno dei motivi per cui gli americani sono ben disposti nei confronti della Svizzera è che la vedono attraverso le lenti di questi clichés”, spiega lo statunitense a swissinfo.ch.

Sulla stessa lunghezza d’onda si esprime Peer Teuwsen, corrispondente nella Confederazione per il settimanale tedesco Die Zeit e profondo conoscitore della Germania e della Svizzera. “Naturalmente i tedeschi conoscono molto meglio la Svizzera. La lontananza, invece, favorisce l’idealizzazione”, osserva il giornalista che ha la doppia cittadinanza elvetico-tedesca.

Le spiegazioni degli specialisti sono confermate dalle cifre stesse del sondaggio. Una differenza che salta all’occhio, infatti, è la percentuale degli intervistati che hanno detto di non avere alcuna opinione. Sulla simpatia della Svizzera tale quota è del 12,8% negli Stati Uniti contro l’1,9% in Germania, sull’affidabilità e la qualità del 17% contro il 4%, sull’impegno e la solidarietà del 20,5% contro il 6,1% e sull’avidità di denaro del 26,8% contro l’8%.

Nonostante la lontananza e gli stereotipi, potrebbe comunque sembrare sorprendente la buona reputazione di cui gode la Svizzera presso l’opinione pubblica americana nel bel mezzo della diatriba fiscale fra Berna e Washington. Secondo James W. Davis, invece, non c’è proprio da meravigliarsi. Questa vertenza “per gli svizzeri è un problema di primaria importanza. Perciò tendono a pensare che lo sia anche per gli americani. Ma non è affatto così. Non lo è nemmeno nell’agenda del governo statunitense”, sottolinea il professore universitario.

Inoltre, la vicenda sull’evasione fiscale di clienti dell’UBS negli Stati Uniti “non è veramente un problema nei confronti della Svizzera, ma riguarda piuttosto la disciplina degli americani nel pagare le imposte”, aggiunge Martin Naville, Ceo della Camera di commercio svizzera-americana.

Bonus di simpatia

Del resto nemmeno le tensioni fra Berna e Berlino – in seguito ai virulenti attacchi verbali del ministro tedesco delle finanze Peer Steinbrück contro la Svizzera – sembrano avere rovinato l’immagine della Confederazione in seno all’opinione pubblica del grande vicino. Globalmente “i tedeschi sono ben disposti nei confronti della Svizzera”, sostiene Peer Teuwsen.

“Steinbrück utilizza la Svizzera per fare campagna politica. Credo che i tedeschi lo capiscano”, commenta il giornalista. “Quel che invece non piace ai tedeschi è che la Svizzera abbia avviato un programma d’investimenti molto magro per rilanciare la congiuntura”.

Secondo l’osservatore, i tedeschi temono infatti che la Svizzera abbia speculato, calcolando di poter approfittare dei programmi di rilancio molto consistenti dei paesi vicini. Un atteggiamento che consolida il vecchio stereotipo della Svizzera approfittatrice. In generale “la Confederazione ha ancora un grosso bonus di simpatia all’estero. In Germania, però, sembra un po’ sul punto di consumarsi”, afferma Peer Teuwsen.

Il problema è la posizione di isola in mezzo all’Europa. “Il governo deve riflette in merito a questo dato di fatto”, perché fra la popolazione riaffiorano lentamente gli interrogativi. “Cosa deve fare la Svizzera in Europa? A medio termine non sarebbe meglio aderire all’Unione europea?”.

Sonia Fenazzi e Christian Raaflaub, swissinfo.ch

Secondo Roberto Balzaretti, segretario generale del Dipartimento federale degli affari esteri, i risultati mostrano «una visione complessivamente positiva, equilibrata e differenziata della Svizzera».

Inoltre, tali indicazioni «corrispondono alla nostra valutazione della situazione e confermano che gli sforzi intrapresi per far conoscere meglio le specificità della Confederazione fuori dai confini nazionali stanno dando i frutti sperati».

Ciononostante, ha concluso l’alto funzionario, «siamo coscienti del fatto che alcuni media e leader d’opinione stranieri hanno una visione più critica della Svizzera: dobbiamo quindi rivolgere il nostro lavoro d’informazione e spiegazione in quella direzione».

L’istituto di ricerche demoscopiche Isopublic ha intervistato in luglio 998 persone in Germania e 1000 negli Stati Uniti per sapere che immagine hanno della Svizzera.

Alle persone interrogate sono stati sottoposti quattro giudizi sulla Svizzera ed è stato chiesto loro in che misura li condividono. Gli intervistati dovevano esprimere il loro parere su una scala da 1 (per nulla d’accordo) a 10 (pienamente d’accordo).

Nel confronto, l’immagine della Svizzera risulta leggermente migliore negli Stati Uniti che in Germania. Non sono però emerse divergenze fra la visione della Svizzera che hanno i tedeschi e quella che hanno gli americani.

1. La Svizzera mi è generalmente simpatica.

2. La Svizzera si impegna a livello internazionale ed è solidale.

3. Gli svizzeri sono più venali dei tedeschi/degli americani.

4. La Svizzera è affidabile e garante di qualità.

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