“Tempi di crisi? Non lasciarsi prendere dal panico”

Samih Sawiris, l'imprenditore egiziano conosciuto in Svizzera per il suo faraonico progetto ad Andermatt, ha distillato le sue visioni del turismo a Lugano, ospite della Camera di commercio.
In ritardo, come le star. Acclamato,come una star. L’imprenditore egiziano Samih Sawiris era atteso da un folto pubblico venerdì scorso a Lugano. Senza cravatta, ha stretto decine di mani, regalato sorrisi, dispensato consigli.
In un momento di crisi, chiediamo, come devono essere gli imprenditori e le imprenditrici: capitani coraggiosi o timonieri prudenti?
“Di sicuro non è tempo di assumersi dei rischi – dice a swissinfo Samih Sawiris – poiché la crisi è già un rischio in sé. Ma è anche vero che non bisogna lasciarsi prendere dal panico. Ogni crisi comporta una serie di lati imponderabili, ma quella che stiamo attraversando è meno grave di quanto ci aspettassimo”.
Un invito, quello di Samih Sawiris, a non essere troppo sulla difensiva e a non fasciarsi la testa prima di romperla. Occorre insomma rimanere con i piedi ben per terra guardando al futuro con fiducia. Il suo progetto non sente dunque la crisi? “No. Intanto perché la crisi ha toccato la Svizzera in misura minore rispetto ad altri paesi. E poi perché sopraggiunge in un momento dove tutto deve essere avviato, quindi gli imprenditori che ci offrono dei servizi si fanno molta concorrenza. Insomma per noi significa avere prezzi più bassi”.
Ad Andermatt è approdato più per caso che per calcolo. E lui in Svizzera si è trovato bene. “È un paese sicuro, le condizioni quadro per qualcuno che vuole investire sono buone. Il mio progetto ad Andermatt sta avanzando lentamente, è vero. Ma in modo sicuro e soprattutto con basi solide”.
“Il modello di Andermatt è esportabile”
“In Egitto – esordisce davanti alla platea – pensano che io abbia seri problemi in Svizzera, perché dopo quattro anni non ho ancora costruito un albergo. In Svizzera la gente si chiede come io abbia fatto per ottenere tutti i permessi necessari in soli in quattro anni. Vedete, molto dipende dai punti di vista”.
“Quando ho iniziato a costruire El Gouna, una località turistica sul Mar Rosso, non pensavo che potesse diventare una città con oltre 25 mila abitanti, una piccola università, un ospedale, numerosi alberghi, centri sportivi. Avevo soltanto voglia – continua Sawiris – di una casa al mare con una barca. Poi ho voluto dei vicini ed è nata El Gouna. Mi sono divertito talmente tanto che ho cercato di replicare questo altrove. E Andermatt è il posto perfetto per farlo”.
Calmo e pacato ma incredibilmente attivo, afferma di non essere venuto in Svizzera per realizzare soltanto un progetto. Sawiris si guarda attorno. “Sono qui, sono aperto a tutte le proposte interessanti. Il modello di Andermatt è esportabile in tutto l’arco alpino. In Svizzera ci sono altri villaggi che presentano delle potenzialità di sviluppo”.
Expo Gottardo 2020
Presente in prima fila Marco Solari, presidente di Ticino Turismo e ideatore di Expo Gottardo 2020. Impossibile non stuzzicare l’imprenditore-faraone, che coglie il ramoscello teso da Solari in puro stile “manageriale”, dal momento che Andermatt si situa un po’ nel cuore di tutta l’area del Gottardo. “Qualunque iniziativa o progetto attivi movimenti di persone e scambi economici, tanto più ci saranno occasioni per fare affari”. Insomma se le idee portano anche tanti soldi, ben vengano.
Ma Sawiris, piuttosto homo faber che idealista, mette in chiaro le cose: oggi il turismo è cambiato e se si vuole scrivere una storia di successo, occorre rivedere alcuni parametri, come quello del turismo di stagione. “Oggi è impossibile investire in una località o proporre una destinazione puntando su una stagione. Così non può nascere nessuna storia. Bisogna pensare sull’intero anno”.
Convinto che il Ticino abbia delle carte da giocare in campo turistico, non sembra per ora interessato ad eventuali investimenti. Interpellato sull’ipotesi di entrare come finanziatore nell’Hockey Club Ambrì Piotta, si dice aperto ad ogni buona proposta e pronto a parlare con i responsabili, primo fra tutti il presidente e senatore Filippo Lombardi.
Nessuna enclave russa o araba
Uomo d’affari galantuomo ma con il classico pugno di ferro in un guanto di velluto, Samih Sawiris, sa perfettamente che la chiave del successo è non badare a spese sul fronte degli investimenti: “Oggi è più facile viaggiare, quindi la concorrenza è notevolmente aumentata. E si vince sulla qualità”.
“I turisti – sottolinea Sawiris – non si accontentano più di una camera piccola e magari senza bagno. Anzi i bagni devono essere grandi come la stanza. I turisti vogliono il golf, attività per i bambini, pretendono spazi, svaghi e un sacco di divertimenti. Io voglio proporre una destinazione aperta al mondo, ma senza creare turismo di massa. Non voglio che Andermatt diventi un’enclave russa o araba. Perché etichette di questo tipo sono poi difficili da togliere”.
Ma come si può conciliare tutto questo fasto con la tutela dell’ambiente? “Si può costruire rispettando l’ambiente. Il progetto di Andermatt – assicura Sawiris – rispetterà tutte le normative svizzere in materia di protezione dell’ambiente e del paesaggio”. Considerando che, alla scadenza dei termini utili, non è stato inoltrato alcun ricorso, gli equilibri sembrano essere garantiti.
Françoise Gehring, Lugano, swissinfo.ch
Samih Sawiris è nato il 28 gennaio 1957 in una famiglia di imprenditori cristiani del Cairo. Ha frequentato le scuole in tedesco per accedere poi nel 1980 all’Università di Berlino, ottenendo la laurea in Economic Engeneering. È sposato ed è padre di cinque figli. Vive al Cairo.
È il Presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Orascom Development Holding AG (ODH) con sede ad Altdorf. La società è quotata alla Borsa svizzera.
Samih Sawiris ha riscosso un notevole successo con lo sviluppo e la costruzione di centri turistici tra cui El Gouna, una località turistica sul Mar Rosso.
Grazie ad un esemplare rispetto dei principi ecologici nei suoi progetti, ha ottenuto ben quattro certificati “Green Globe 21”.
È promotore del progetto denominato “Nuova Andermatt”, di dimensioni senza precedenti per quanto riguarda il territorio alpino elvetico. Samih Sawiris intende infatti trasformare la piccola località sciistica del canton Uri in un centro di spicco del turismo alpino.
La realizzazione del progetto turistico di Andermatt (UR) dovrebbe costare all’egiziano Samih Sawiris almeno un miliardo di dollari.
Sottoposto al giudizio dell’elettorato di Andermatt e di Hospental, nella primavera 2007, il suo piano è stato massicciamente approvato dalla popolazione di entrambi i comuni direttamente interessati a livello territoriale.
Con la realizzazione del nuovo centro turistico, la località di Andermatt disporrà di circa. 3000 posti letto in alberghi, appartamenti e ville, oltre che di un campo da golf. La creazione del centro di villeggiatura rafforzerà lo sviluppo economico e territoriale non solo di Andermatt e dell’Urserental, ma di tutto il Cantone.

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