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Verso un registro delle emissioni di sostanze inquinanti

Le industrie sono responsabili di una buona parte dell'inquinamento atmosferico in Svizzera Keystone

Le informazioni relative alle emissioni di sostanze inquinanti e al trasporto di scorie speciali dovrebbero essere accessibili a tutta la popolazione su Internet.

Con questo progetto, che ha superato senza opposizioni la procedura di consultazione, la Svizzera risponderebbe agli impegni assunti a livello internazionale.

La Confederazione dovrebbe presto disporre di un registro pubblico nazionale delle emissioni di sostanze inquinanti e dei trasporti di scorie speciali.

Il progetto di ordinanza, che crea la base giuridica per l’istituzione della banca dati e introduce l’obbligo di notifica, non ha infatti sollevato opposizioni di principio nella procedura di consultazione conclusasi giovedì.

Le nuove disposizioni riguarderanno complessivamente un migliaio di grandi e medi stabilimenti industriali dei settori chimico, metallurgico, minerario, dello smaltimento dei rifiuti e della depurazione delle acque, nonché gli allevamenti intensivi.

Tali aziende saranno obbligate a notificare eventuali emissioni di sostanze inquinanti – fra cui polveri fini, CO2 e metalli pesanti – superiori alla soglia massima consentita, come pure i trasferimenti di determinati rifiuti.

Il registro non dovrebbe invece comprendere le emissioni prodotte dalla maggior parte delle piccole e medie imprese.

Obblighi internazionali

Dopo le adeguate verifiche, l’Ufficio federale dell’ambiente iscriverà le informazioni nell’apposito catalogo, che sarà inserito su Internet, a disposizione del pubblico.

Mettendo in consultazione il progetto, lo scorso 6 giugno, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) aveva spiegato che la Svizzera adempierebbe così ad un obbligo internazionale.

Per soddisfare le disposizioni fissate dalla Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE), la Confederazione dovrebbe infatti adottare a sua volta il “Pollutant Release and Transfer Register” (PRTR), il registro delle emissioni inquinanti, già introdotto da altri paesi europei.

Secondo il DATEC, le esperienze effettuate all’estero hanno dimostrato che un simile catalogo consente di ridurre le emissioni di sostanze inquinanti. L’entrata in vigore dell’ordinanza è prevista contemporaneamente alla ratifica del Protocollo PRTR.

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Consultazione

Questo contenuto è stato pubblicato al La consultazione è la procedura attraverso la quale viene richiesto il parere a tutti gli ambienti interessati o toccati da una modifica legislativa. Durante la preparazione di leggi importanti o di progetti di considerevole portata, il Consiglio federale o il Dipartimento incaricato del dossier presentano l’idea ai cantoni, ai partiti, ai comuni e alle varie…

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Reazioni positive

Prendendo posizione sul progetto, la Società svizzera delle industrie chimiche si è detta d’accordo sul principio. Ha però domandato di non aumentare il carico amministrativo delle aziende.

Un parere condiviso da Swissmem, l’associazione che raggruppa le industrie metalmeccaniche ed elettriche, la quale ritiene peraltro che il registro non comporti un reale miglioramento per l’ambiente, poiché in Svizzera l’informazione è già di alto livello.

Pur non avendo partecipato alla procedura di consultazione, Greenpeace sostiene l’introduzione del registro ed auspica che si vada ancora oltre. Al momento “è comunque già meglio di niente”, ha dichiarato Clément Tolusso, portavoce dell’organizzazione ambientalista.

swissinfo e agenzie

Un’aria naturale e pulita rappresenta una condizione irrinunciabile per la vita delle piante, degli animali e degli esseri umani. Oggi, però, non respiriamo più aria pura, bensì una miscela più o meno inquinata.

Grandi quantità di gas, aerosol e particelle di polvere vengono liberate nell’atmosfera in seguito soprattutto ad attività umane, quali il consumo di carburanti e combustibili fossili per scopi energetici, i processi industriali e l’agricoltura.

La miscela di inquinanti generata in tal modo può danneggiare in modo grave e duraturo sia noi che l’ambiente in cui viviamo, anche in regioni molto lontane dalle fonti di emissione.

Più ci si allontana dalla fonte, più la concentrazione degli inquinanti primari nell’aria diminuisce.

Gli inquinanti emessi possono subire trasformazioni chimiche nell’atmosfera, dando origine a inquinanti nuovi o secondari (come ad esempio l’ozono), con caratteristiche ed effetti in parte completamente diversi.

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