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GR: legge sugli sgravi fiscali, due fronti nella commissione

Il messaggio del Governo sulla legge per diminuire il carico fiscale per le famiglie e i lavoratori fa discutere all'interno della Commissione per l'economia e le tasse (CET) del Gran Consiglio. Una minoranza formata dalla sinistra respinge il progetto.

(Keystone-ATS) Il PS si è espresso in modo molto critico sugli sgravi fiscali già durante la consultazione del disegno di legge. Nel messaggio si legge che la sinistra non ritiene necessaria la riforma fiscale in questo memento e chiede invece più investimenti, ad esempio nell’istruzione. Ciò tenendo conto del capitale proprio liberamente disponibile nel forziere cantonale, che nel 2024 ammontava a 927 milioni di franchi.

I partiti borghesi invece sono favorevoli alla revisione parziale della legge. Interpellato da Keystone-ATS il presidente della Commissione, nonché primo firmatario dell’incarico, Oliver Hohl, vede la modifica normativa come una misura di sgravio mirata in particolare per i coniugi con doppio reddito e le famiglie.

Punti di vista diversi

Questo disegno di legge è il secondo passo per attuare la mozione del granconsigliere liberale Hohl. Il primo, già entrato in vigore nel 2024, vede la riduzione del tasso fiscale cantonale per le persone fisiche del 5%. Questa diminuzione comporterà un calo di entrate pari a 32 milioni di franchi. Lo sgravio fiscale derivante da entrambe le fasi della revisione ammonta a 75 milioni di franchi.

Gli aumenti proposti per la deduzione massima per le spese di custodia dei bambini da parte di terzi (da 10’000 a 25’000 franchi) nonché per la deduzione per coniugi con doppio reddito (da 500 a 2’000 franchi) incontrano un consenso unanime in seno alla Commissione. L’aumento delle diverse deduzioni per figli, anch’esso previsto, viene invece respinto da una minoranza della Commissione poiché lo sgravio ottenuto non interesserebbe nella stessa misura tutte le famiglie.

Nella seconda tappa della modifica di legge il Governo propone di ridurre le imposte sul reddito, aumentando il limite di esenzione per l’aliquota cantonale delle imposte sul reddito, passando da 500 a 16’000 franchi. Il che andrebbe a beneficio delle persone che esercitano un’attività lucrativa.

La maggioranza della CET è contraria a questo punto, mentre la minoranza vorrebbe per contro aumentare ulteriormente il limite d’esenzione.

Un ulteriore sgravio fiscale all’orizzonte?

“Togliendo l’aumento del limite di esenzione, il pacchetto di sgravi fiscali viene alleggerito di 12 milioni di franchi”, ha dichiarato il presidente della CET. Per questo motivo e vista l’ottima situazione finanziaria del Cantone, secondo il deputato liberale un ulteriore sgravio tramite l’aliquota fiscale cantonale “sarebbe auspicabile e persino opportuno”.

Al momento non è chiaro a quanto ammonterebbe questo ulteriore riduzione delle imposte. “Ci sono voci a favore di un’ulteriore riduzione fra il 3% e il 5%”, ha continuato Hohl. La minoranza della Commissione è invece contraria a questo passo.

La questione su un ulteriore sgravio fiscale verrà discussa solo nella sessione di dicembre di quest’anno, quando è previsto il dibattito sul preventivo 2026. La revisione della legge sulle imposte invece passerà in Parlamento già in agosto.

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