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I cicloni si abbattono anche su Swiss Re

Gli uragani costeranno molto cari a Swiss Re Keystone

Le prospettive di redditività del numero due mondiale della riassicurazione si sgretolano a causa degli uragani a ripetizione, in particolare dopo Rita e Wilma.

Swiss Re ha riconosciuto che gli obiettivi non saranno raggiunti; le basi finanziarie rimangono tuttavia «molto solide».

Gli uragani che hanno flagellato le coste degli Stati Uniti avranno ripercussioni sui risultati di Swiss Re.

La società di riassicurazione zurighese ha annunciato mercoledì che non raggiungerà gli obiettivi di redditività prefissati, ossia un incremento del 10% dell’utile netto per azione.

Assetto finanziario solido

I cicloni Rita (che ha raggiunto le coste texane il 24 settembre) e Wilma (che a metà ottobre ha devastato lo Yucatan, in Messico, prima di raggiungere Cuba e poi la Florida) costeranno 750 milioni di dollari (965 milioni di franchi) a Swiss Re.

A questa somma vanno aggiunti i danni a carico della compagnia assicurativa elvetica causati dall’uragano Katrina e che ammontano a 1,2 miliardi di dollari (1,54 miliardi di franchi).

«Le nostre basi finanziarie restano comunque molto solide», ha assicurato John Coomber, patron della società.

Secondo Coomber, «la stagione degli uragani di quest’anno ha dimostrato a che punto la forte diversificazione del portafoglio» dell’impresa, sia da un punto di vista geografico che settoriale, «sia avvantaggiosa».

Accantonamenti sbloccati

Per attenuare lo choc, il numero due mondiale del settore, dietro alla tedesca Munich Re, utilizzerà gli accantonamenti costituiti per far fronte a situazioni eccezionali. L’ondata di maltempo di quest’anno è stata assai eccezionale: Wilma è stato il 12esimo uragano della stagione e la 21esima tempesta tropicale nell’Atlantico, «un record che non era più stato registrato dal 1933».

Grazie allo sblocco di queste riserve, gli azionisti non dovrebbero subire delle conseguenze. L’intenzione della società di versare un dividendo di 2,5 franchi per azione, come stabilito quando sono stati presentati i risultati semestrali, rimane immutata.

I risultati di Swiss Re erano già in flessione nel primo semestre. L’utile netto si era attestato a 1,35 miliardi di franchi, il 6% in meno del periodo corrispondente del 2004. La raccolta netta di premi aveva subito una contrazione del 7% a 13,18 miliardi di franchi.

Da allora, Swiss Re ha dovuto far fronte a numerosi imprevisti: oltre ai cicloni, vi sono infatti state le intemperie che hanno colpito l’Europa, e che hanno causato un aumento dei costi di circa 100 milioni di franchi.

swissinfo e agenzie

Swiss Re stima che i danni a suo carico dei tre cicloni Rita, Wilma e Katrina ammontano a circa 2 miliardi di dollari (2,6 miliardi di franchi).
L’obiettivo di aumentare la redditività del 10% non sarà raggiunto.
Grazie agli accantonamenti, la società promette tuttavia di versare un dividendo per azione di 2,5 franchi, come stabilito alcuni mesi fa.

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