Il produttore di "moretti" Robert Dubler: la più grande catena di commercio al dettaglio della Svizzera ha tolto dagli scaffali i suoi prodotti a causa delle polemiche sulla denominazione di questo tradizionale dolciume elvetico. Ma Dubler non cede e mantiene la denominazione.
Keystone / Gaetan Bally
Anche questi stemmi dei comuni svizzeri con la cosiddetta "testa di moro" vengono mantenuti: Möriken, Flumenthal, Avenches, Mandach, Cornol, Oberweningen (dall'alto a sinistra in basso a destra).
zVg
Sulla scia delle proteste contro il razzismo scatenate dalla morte dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis, a Neuchâtel è stata lanciata u na petizione che chiede la rimozione della statua di David de Pury Il ricco commerciante lasciò alla città un'enorme fortuna dopo la sua morte a Lisbona nel 1786. Aveva acquisito la maggior parte di essa attraverso il commercio di diamanti, la finanza e la tratta degli schiavi alla corte portoghese.
Keystone / Leandre Duggan
Il caffè "Mohrenkopf" (testa di moro) a Zurigo ha già cambiato nome: dopo 40 anni di esistenza, la Città lo ha ribattezzato nella primavera del 2020 . Ora si chiama "Frisk Fisk".
Sabina Bobst / Lunax
Anche la satira si adegua: il vecchio e il nuovo logo del gruppo del carnevale di Basilea "Negro Rhygass" . Dopo un dibattito, il gruppo ha cambiato il logo, ma ha mantenuto il nome.
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Nella controversia è finita anche questa targa commemorativa dedicata al "generale" Johann August Sutter a Rünenberg, nel cantone di Basilea Campagna. Lo svizzero emigrò in America nel 1843, dove fondò l'insediamento che diventò in seguito Sacramento, la capitale della California. Ma secondo gli storici fu anche uno schiavista.
Severin Furter / Volksstimme
Rimuovere o aggiungere una nota? La statua del politico, leader economico e pioniere delle ferrovie svizzere Alfred Escher nella piazza della stazione a Zurigo: la sua eredità era basata sui raccolti di una piantagione di caffè a Cuba di suo padre, Heinrich, coltivata da schiavi.
Keystone / Christian Beutler
La "Zunfthaus zum Mohren" (casa della corporazione dai Mori) di Berna con il controverso logo dell'omonima gilda durante il carnevale 2015.
Keystone
Il naturalista svizzero Louis Agassiz fu un pioniere dell'igiene razziale durante il nazismo. La sua statua si trova accanto a quella dell'esploratore tedesco Alexander von Humboldt alla Stanford University in California. A Neuchâtel, invece, l'Espace Louis Agassiz è stato ribattezzato Espace Tilo Frey. Sulla targa del viale che porta il suo nome a Losanna è stata aggiunta una nota informativa. È d'altra parte pendente la richiesta di rinominare l'Agassizhorn, una montagna al confine tra i cantoni Vallese e Berna.
Mauritius Images / Jason O. Watson
Non solo negli Stati Uniti, statue storiche finiscono nel mirino di proteste contro la violenza della polizia e il razzismo. Anche in Svizzera si è riacceso il dibattito sul da farsi con monumenti dedicati a personalità legate in qualche allo schiavismo.
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