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In Kosovo si vota per le parlamentari, interesse in Svizzera

Keystone-SDA

In Kosovo si vota oggi dalle 7 alle 19 per le parlamentari anticipate, convocate per l'impossibilità di formare un nuovo governo dopo le elezioni del 9 febbraio scorso.

(Keystone-ATS) Una consultazione quella di dieci mesi fa vinta dal partito del premier Albin Kurti Vetevendosje (Autodeterminazione, sinistra nazionalista) che tuttavia, privo di maggioranza assoluta, è rimasto isolato senza riuscire a trovare alleati per formare un nuovo esecutivo. E una tale situazione di stallo potrebbe ripetersi nelle elezioni odierne, stando alle previsioni di osservatori e analisti, in assenza di sondaggi ufficiali.

Vetevendosje è dato infatti favorito intorno al 40% delle preferenze, con tutti gli altri partiti all’opposizione molto distanziati, e non intenzionati a coalizzarsi con il partito del premier. Il Partito democratico del Kosovo (Pdk) è dato intorno al 19%, la Lega democratica del Kosovo (Ldk) al 17% e l’Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak) all’8%. Sono tutte formazioni di orientamento moderato e di centrodestra, molto critiche con il premier Kurti, accusato di aver danneggiato l’immagine internazionale del Kosovo, di aver inasprito le tensioni con la comunità serba locale e di aver fatto poco per migliorare il livello di vita della popolazione.

Delle tre forze politiche in rappresentanza della comunità serba, largamente favorita è Srpska Lista (Sl), il partito più importante dei serbi del Kosovo, che è strettamente legato alla dirigenza di Belgrado. I poco più di 2 milioni di elettori possono votare negli oltre 2.600 seggi allestiti in tutto il Paese, con la diaspora kosovara che ha potuto votare per posta nei giorni scorsi.

Voto interessa in Svizzera

A seconda del metodo di calcolo, fra 160’000 e 250’000 persone originarie del Kosovo vivono in Svizzera, aveva spiegato la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter durante una visita della sua omologa kosovara Vjosa Osmani Sadriu a Berna il maggio scorso.

Come noto, oltre cento Paesi – inclusa la Confederazione – riconoscono l’indipendenza del Kosovo, ma non la Serbia e nemmeno la Russia.

Reis Luzhnica, che siede per il PS nell’esecutivo cittadino di Zurigo ed è anche membro di Autodeterminazione, si dice ad esempio ottimista: “In Svizzera, circa 14’500 persone si sono iscritte per votare. Anche se il potenziale è più alto, è un un buon numero”, ha spiegato a Keystone-ATS. La diaspora tende a votare in maniera più progressista, in maniera simile ai centri urbani in Kosovo.

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