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Israele si ferma in ricordo di 6 milioni di ebrei uccisi

Alle 10 in punto (le 9 in Svizzera) Israele si è fermata per due minuti al suono delle sirene in ricordo dei 6 milioni di ebrei uccisi dai nazisti KEYSTONE/EPA/ABIR SULTAN sda-ats

(Keystone-ATS) Alle 10 in punto (le 9 in Svizzera) Israele si è fermata per due minuti al suono delle sirene in ricordo dei 6 milioni di ebrei uccisi dai nazisti e dai loro complici.

Ovunque fossero, gli israeliani hanno interrotto le loro attività: in silenzio si sono levati in piedi chinando la testa in rispetto della Memoria celebrata durante ‘Yom ha-Shoah’, giorno di dolore e di lutto tra i più solenni del calendario nazionale.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Lungo le arterie cittadine o quelle principali del Paese le auto in viaggio e anche gli autobus hanno accostato e i passeggeri sono usciti mettendosi sull’attenti.

Nel sacrario della Memoria di Yad Vashem a Gerusalemme – dove ieri sera si è svolta la cerimonia principale con 6 torce accese da altrettanti sopravvissuti – per ore saranno letti i nomi degli ebrei uccisi nella Shoah mentre alla Knesset i parlamentari ricordano i loro congiunti vittime dei nazisti.

Cerimonie di commemorazione si sono svolte anche nelle scuole, nelle istituzioni pubbliche e nelle basi militari. Quest’anno gli eventi previsti per Yom ha-Shoah si svolgono con la dizione ‘Fino all’ultimo ebreo: 80 anni dall’avvio dello sterminio di massa’. In Israele vivono circa 175mila sopravvissuti.

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