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L’ombra del Grande Fratello

Nel 2002, la pulce elettronica VeriChip (destinata a monitorare la salute delle persone) è stata impiantata in una famiglia statunitense Keystone

Nel suo 12esimo rapporto annuale, presentato venerdì, Mister dati esprime inquietudine in merito al crescente controllo nei confronti dei cittadini.

Hanspeter Thür teme inoltre «un nuovo scandalo delle schedature» legato alla nuova legge sulla sicurezza interna, che prevede la possibilità di ascolti telefonici preventivi.

La Svizzera potrebbe rivivere uno scandalo delle schedature di proporzioni ancora maggiori rispetto a quello della fine degli anni Ottanta. Il preposto federale alla protezione dei dati Hanspeter Thür ha messo in guardia venerdì a Berna contro i provvedimenti presi «alla cieca» nella lotta contro il terrorismo.

Presentando alla stampa il rapporto annuale sull’attività dei suoi servizi, Hanspeter Thür ha criticato il progetto che il Consiglio federale dovrebbe porre in consultazione in autunno. Esso prevede un ricorso più frequente alle misure preventive, come gli ascolti telefonici. Secondo il preposto, il diritto in vigore permette già di far fronte alle necessità in questo campo.

«Non ho le prove che indichino la necessità di spingersi oltre per garantire la sicurezza dello Stato», ha affermato Thür, pur dichiarandosi disposto alla discussione in caso di lacune. Per il responsabile, in uno Stato di diritto ogni misura preventiva deve essere giustificata.

Nuove tecnologie

Hanspeter Thür si preoccupa anche della crescente banalizzazione delle nuove tecnologie ed in particolare le «pulci elettroniche». Questi sofisticati apparecchi possono infatti fungere da strumento per controllare le persone. Inoltre, c’è il rischio che siano rubate, falsificate, o utilizzate da criminali per identificare e localizzare le loro vittime.

I medesimi pericoli esistono per i dati biometrici. In un futuro non troppo lontano, le impronte digitali basteranno ad avviare il motore di un’automobile e l’iride dell’occhio potrà essere utilizzata da una scuola per controllare chi vi entra. Mister Dati ha dunque sottolineato la necessità di rendere attenta l’opinione pubblica ai rischi rappresentati da queste nuove tecnologie.

Carte prepagate: misure inefficaci

Nel rapporto, il preposto alla protezione dei dati presenta anche un ampio ventaglio di settori esaminati dai suoi servizi lo scorso anno, criticando a più riprese le autorità.

In particolare, il documento mette in discussione l’efficacia della registrazione degli acquirenti di carte telefoniche prepagate, concepita come misura di lotta contro la criminalità il terrorismo. Il rapporto rileva infatti che chi utilizza la carta non è necessariamente l’acquirente.

Inoltre, in Svizzera è anche possibile utilizzare carte prepagate acquistate all’estero e non registrate. Appare dunque assai improbabile che lo scopo iniziale possa essere raggiunto, mentre si raccolgono invece informazioni su centinaia di migliaia di persone.

In generale, secondo Hanspeter Thür le soluzioni per la protezione dei dati non possono essere elaborate unicamente a livello nazionale. Nell’epoca della globalizzazione, l’elaborazione di norme internazionali riveste un’importanza sempre più grande.

swissinfo e agenzie

La Costituzione federale sancisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare, dell’abitazione, della corrispondenza epistolare nonché delle relazioni via posta e telecomunicazioni. Ognuno ha diritto alla protezione da un impiego abusivo dei suoi dati personali.

La legge sulla protezione dei dati prevede sanzioni solo nei casi di infrazioni intenzionali degli obblighi d’informazione, di notifica, di collaborazione e di violazione dell’obbligo di discrezione, e soltanto su richiesta. Tutte le altre azioni sono di competenza del giudice civile.

La carica di Preposto federale della protezione dei dati è stata istituita allo scopo di consigliare e sorvegliare privati e organi federali per quanto attiene all’osservanza delle disposizioni legali.

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