
Lacoste passa in mani svizzere, la controllerà gruppo Maus Frères
(Keystone-ATS) La casa d’abbigliamento francese Lacoste passa in mani svizzere: il gruppo ginevrino Maus Frères, che già detiene il 35% del capitale, acquista ora da un gruppo di azionisti della famiglia, guidati dalla presidente Sophie Lacoste-Dournel, una partecipazione di circa il 28%.
La società elvetica aveva già rilevato il 26 ottobre il 30% detenuto da Michel Lacoste, padre di Sophie e in conflitto con la figlia. Stando a Maus Frères l’intera operazione è costata almeno un miliardo di euro.
In un nota, Sophie Lacoste-Dournel e gli altri azionisti rappresentati spiegano che la decisione comunicata oggi è la migliore per gli interessi dell’impresa e dei suoi salariati. In un primo tempo la donna si era opposta alla vendita.
Stando ai media, la vertenza fra Sophie e Michel Lacoste era incentrata anche sulla presidenza del gruppo: il padre avrebbe rimproverato alla figlia, un’attrice, di non avere le competenze per guidare l’azienda e di non essere quindi la persona giusta ai comandi.
L’azienda dal caratteristico marchio del coccodrillo è stata creata nel 1933 dal campione di tennis René Lacoste. È stato però il figlio Bernard, che assunse le redini dell’impresa nel 1963 e che morì nel 2006, a farne una delle maison d’abbigliamento più famose al mondo. A Bernard era subentrato poi il fratello Michel, da poco sostituito da Sophie. Nel 2011 Lacoste ha realizzato vendite per 1,6 miliardi di euro (1,9 miliardi di franchi).
Da parte sua Maus Frères controlla in Svizzera le catene di negozi Manor, Jumbo e Athleticum. Impiega 22’000 persone e l’anno scorso ha conseguito un fatturato di 5,3 miliardi di franchi.