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Matrimonio al vertice nel regno dei coltelli

L'esercito dei coltellini svizzeri, pronto a finire nelle tasche dei soldati elvetici. Victorinox

Victorinox, il maggiore produttore elvetico di coltelli, ha rilevato il concorrente giurassiano Wenger. Lo hanno annunciato i due fabbricanti, noti in tutto il mondo.

Grazie alla transazione, gli impieghi e la produzione della ditta con sede a Delémont potranno essere mantenuti.

Il produttore di coltelli elvetico Wenger, in preda a serie difficoltà finanziarie, rimane in mano svizzera.

Grazie all’annuncio dell’acquisizione da parte del suo concorrente Victorinox – il fabbricante numero 1 dei celebri coltellini da tasca con la croce bianca – Wenger potrà mantenere la sua produzione e i suoi impiegati a Delémont, nel canton Giura.

«È la miglior soluzione per continuare da una parte ad esportare nel mondo intero i colori di un marchio di qualità superiore e di grande rinomanza, e dall’altra per affrontare insieme la concorrenza sui mercati internazionali», ha affermato martedì l’amministratore di Victorinox Carl Elsener.

Lo scenario migliore

Per il responsabile di Wenger Jean-Jacques Gunzinger, «si tratta dello scenario migliore per la nostra società». Il fabbricante di Delémont funzionerà infatti come un’unità autonoma della Victorinox e grazie alla transazione disporrà dei fondi necessari per il proseguimento delle attività.

In particolare, Wenger tenterà di riproporsi sul mercato grazie a prodotti specifici, a cominciare da quelli basati sull’immagine «Swiss Army Knife», ovvero il classico coltellino dell’esercito svizzero.

La ditta giurassiana dovrà comunque prevedere delle misure di risparmio, oltre a procedere con sinergie nel campo della produzione, della comunicazione e dell’informatica. Un ritorno alle cifre nere è previsto per il 2006.

Dal canto suo, Victorinox – la cui sede si trova a Ibach nel canton Svitto – potrà rafforzare la propria presenza sul mercato internazionale.

Sollievo e soddisfazione nel Giura

L’annuncio dell’acquisizione di Wenger è stato accolto con sollievo dalle autorità giurassiane.

I servizi d’informazione del governo cantonale hanno comunicato che la transazione «consente di mantenere l’impresa di Delémont, la marca e gli impieghi nel canton Giura».

«Siamo soprattutto contenti del fatto che Wenger rimarrà uno dei nostri ambasciatori all’estero», indica il comunicato.

Il colpo inflitto dagli attentati

L’annuncio della transazione rappresenta per Wenger una vera e propria salvezza. La società giurassiana sta infatti attraversando un difficile momento: nel marzo scorso aveva annunciato la soppressione di 35 impieghi, su un totale di 180.

Un duro colpo al produttore di coltelli elvetico, così come al suo oramai ex concorrente Victorinox, era stato inflitto indirettamente dagli attentati dell’11 settembre 2001 a New York.

La notizia che i terroristi avevano dirottato gli aerei utilizzando semplici coltelli aveva portato le autorità a vietare il porto di queste «armi» a bordo dei velivoli. Numerosi coltellini «Made in Switzerland» esposti nei negozi Duty Free degli aeroporti sono così rimasti invenduti.

Le due società avevano perso tra il 15 e il 20% del fatturato.

swissinfo e agenzie

Wenger è stata fondata a Delémont (canton Giura) nel 1893, mentre Victorinox, la cui sede si trova a Ibach nel canton Svitto, è stata creata nel 1884.

Si tratta dei due unici fabbricanti che hanno l’autorizzazione di produrre i coltellini e le baionette dell’esercito svizzero.

Copie illegali dei celebri coltellini sono tuttavia molto diffuse, in particolare negli Stati Uniti.

I due fabbricanti elvetici di coltelli, Victorinox e Wenger, forniscono all’esercito svizzero i famosi coltellini da tasca.
Questi si distinguono per il manico in alluminio e l’emblema con la croce bianca.
Il 70% della fornitura di coltelli all’esercito è garantita da Victorinox (il più grande fabbricante in Europa), il 30% da Wenger.

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