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Mosca martella Kharkiv, ‘l’Ucraina verso il collasso’

(Keystone-ATS) Le forze russe martellano il nord della regione di Kharkiv, nuovo fronte della guerra sempre più difficile per le difese di Kiev che da tempo denunciano l’arrivo di un’offensiva di primavera-estate di Mosca.

Gli invasori rivendicano già i primi trofei di questo nuovo capitolo del conflitto: secondo il ministero della Difesa russo le truppe hanno catturato Borisovka, Ogurtsovo, Pletenevka, Pylnaya e Strelechya, villaggi di confine nel Kharkiv, mentre un altro insediamento, Keramik, è stato conquistato nel Donetsk. Sviluppi di fronte ai quali il Cremlino dà gli ucraini già per spacciati: “La situazione sta cambiando rapidamente e, di fatto, porta a un collasso totale per Kiev”, ha tuonato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov.

Nessuna chiara smentita è giunta dalle forze ucraine sulle rivendicazioni territoriali di Mosca. Il governatore della regione di Kharkiv Oleg Sinegubov ha assicurato che in quei villaggi – racchiusi in quella che viene descritta come una “zona grigia” del nuovo fronte – continuano feroci combattimenti: “Il nemico viene contenuto e non si espande”, ha affermato, parlando di una situazione “sotto controllo” ed escludendo – al momento – evacuazioni dalla città di Kharkiv, mentre quasi 2.000 civili sono già fuggiti dagli insediamenti vicini al confine russo. E’ lì infatti che si concentra lo scontro, facendo vittime tra i civili: due morti e due feriti per gli attacchi russi su Vovchansk, verso la quale i russi tentano l’avanzata.

Lo scenario si evolve di ora in ora, e ora più che mai servono consegne “tempestive” delle armi promesse dall’Occidente: “È obbligatorio dotare l’Ucraina di sufficiente equipaggiamento militare qui e ora”, ha ribadito il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak facendo eco a Zelensky secondo cui “il pacchetto che aiuta davvero sono le armi portate in Ucraina, non solo l’annuncio del pacchetto”.

Nel frattempo, le forze ucraine provano a impegnare gli invasori su altri fronti: a Donetsk, le autorità filorusse hanno denunciato che tre civili sono morti e otto sono rimasti feriti per un raid di Kiev contro un ristorante dove militanti filorussi stavano festeggiando l’anniversario dell’autoproclamata Repubblica popolare del Donetsk. “Tutti i complici e responsabili degli attacchi terroristici sul territorio russo saranno inevitabilmente puniti”, ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, secondo cui nell’attacco è rimasta ferita anche una bambina di 12 anni.

Kiev ha poi rivendicato di aver abbattuto un caccia russo Su-25 nell’area di Avdiivka. E oltre il confine, le autorità russe hanno riferito di “due morti negli attacchi con droni ucraini sulle regioni di Belgorod e Kursk”, mentre prosegue l’offensiva ucraina contro il petrolio russo: l’intelligence militare di Kiev ha rivendicato di aver colpito una raffineria Lukoil nella città russa di Volgograd.

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