Man Ray
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Il "violino d'Ingres", 1924, fotografia, nuova stampa verso il 1980. (Per gentile concessione della Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Regalo, 1974, ferro da stiro con chiodi (replica dell'originale del 1920). (Per gentile concessione della Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Bianco e nero, 1926, fotografia, nuova stampa verso il 1980. (Per gentile concessione della Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Fotografie contenute nell'album "Models", 1920-1940. (Per gentile concessione della Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Motivo perpetuo, metronomo con foto, 1971 (replica dell'originale del 1921). (Per gentile concessione della Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Meret Oppenheim, fotografia, 1933, nuova stampa verso il 1980. (Per gentile concessione della Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Passeggiata, pittura a olio, 1916. (Collezione privata © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Scacchi, fotografia, senza data. (Collezione privata © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Scultura di Alberto Giacometti "Le palais à 4 heures du matin" con Kiki e la sua amica Thérèse Treize, 1932, fotografia (Collezione privata, Francia © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) . -
Paesaggio, 1913, pittura a olio. (Collezione privata, Francia © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo) -
Ostruzione, 1964 (replica dell'originale del 1920). (Per gentile concessione della Fondazione Marconi, Milano © Man Ray Trust / Prolitteris, Zurigo)
Man Ray è stato uno degli artisti più influenti della sua epoca.
Questo contenuto è stato pubblicato il 08 aprile 2011 - 12:04
Il Museo d'arte di Lugano dedica una grande retrospettiva, che riunisce oltre 300 opere e oggetti, a questa figura di spicco del dadaismo.
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