Scalando scalando
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La via d'arrampicata «Ecstasy» sul passo del Klausen (canton Uri). (© Robert Bösch) -
Scendendo dal Bietschhorn: a sinistra il Weisshorn, a destra il Dente bianco (canton Vallese). (© Robert Bösch) -
La cresta sud del Salbit, resa ancor più magica dalla luce dell'alba (Göschenertal, canton Uri). (© Robert Bösch) -
La parete nord dell'Eiger (Oberland bernese). (© Robert Bösch) -
Il ghiacciaio del Pers, salendo verso il Piz Palü (Grigioni). (© Robert Bösch) -
La parete dello Schafberg nel massiccio dell'Alpstein; sullo sfondo, i Churfirsten (canton San Gallo). (© Robert Bösch) -
La Fiamma, simbolo della Val Bregaglia (© Robert Bösch) -
A Cevio, Valle Maggia: una delle molte vie d'arrampicata del cantone Ticino. (© Robert Bösch) -
Una cordata di tre persone in viaggio sulla cresta orientale della Liskamm (canton Vallese). (© Robert Bösch) -
Arrampicando sull'«Eldorado», una parete che si trova sopra il Grimselsee (Oberland bernese). (© Robert Bösch) -
Salita verso il Castor (4228 m), nel massiccio del Monte Rosa (canton Vallese). (© Robert Bösch) -
La via d'arrampicata «Kapritzi», sulla parete sud del Chäslad (Passo del Klausen, canton Uri) (© Robert Bösch) -
Acrobazia sopra il Walensee, nei Churfirsten (canton San Gallo). (© Robert Bösch) -
L'inconfondibile ombra del Cervino. (© Robert Bösch) -
La cima del Dom è quasi raggiunta (canton Vallese). (© Robert Bösch)
Un libro illustrato presenta le vette più spettacolari della Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato il 24 ottobre 2008
L'alpinista Robert Bösch è considerato uno dei migliori fotografi di montagna del mondo. Nella sua recente opera «Svizzera alpina» (Ed. AS), presenta ai lettori gli angoli più incantevoli delle cime elvetiche.
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