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Nuova inchiesta russa per Borodin?

Pavel Borodin Keystone Archive

L'inchiesta in Russia contro l'ex-tesoriere del Cremino Pavel Borodin, chiusa lo scorso dicembre, potrebbe essere riaperta. È quanto ha detto domenica il procuratore russo Vladimir Ustinov. Perché ciò avvenga, sarebbe però necessario che la magistratura svizzera presenti nuovi elementi sulla sua colpevolezza. E intanto il presidente Putin avrebbe ordinato un'inchiesta sullo stesso Ustinov.

«Se i nostri colleghi svizzeri – ha detto Ustinov alla trasmissione «Vremena» sulla rete ORT – ci forniranno la prova che uno dei nostri funzionari ha violato la legge, noi ci impegniamo e verificare e a prendere una decisione se aprire o meno un’inchiesta».

«Attualmente non disponiamo di elementi che indichino che Borodin ha violato la legge» ha però precisato il procuratore.

Borodin – attuale segretario dell’Unione russa-bielorussa – è stato arrestato il 17 gennaio scorso a New York su richiesta della magistratura elvetica, che aveva emesso nel gennaio del 2000 un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti per corruzione e riciclaggio nel quadro di un’inchiesta su presunte tangenti versate alla società luganese Mabetex per lavori di rinnovo del Cremlino.

L’inchiesta in Russia era stata chiusa lo scorso dicembre e Borodin ne era uscito completamente scagionato.

Giovedì scorso il giudice d’istruzione russo Ruslan Tamaiev aveva affermato, dopo essersi recato in Svizzera e aver avuto un colloquio con il giudice ginevrino Bernard Bertossa, di non vedere elementi per una riapertura dell’inchiesta.

Intanto lunedì l’agenzia stampa Interfax, citando fonti del Cremlino, ha annunciato che il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato un’inchiesta contro Ustinov per verificare se ci siano state irregolarità nell’assegnazione di un appartamento di servizio.

L’appartamento in questione di è proprietà dell’amministrazione del Cremlino, l’ente diretto allora da Pavel Borodin, l’attuale segretario dell’Unione russa-bielorussa arrestato a New York su richiesta della giustizia ginevrina che lo sospetta di riciclaggio e partecipazione a organizzazione criminale. L’inchiesta in Russia contro Borodin era stata chiusa lo scorso dicembre.

Il presunto regalo di Borodin a Ustinov era stato denunciato dalla Ntv, l’emittente dell’editore Vladimir Gusinski che si trova agli arresti domiciliari in Spagna su richiesta della procura russa che lo sospetta di truffa e malversazione. La televisione aveva trasmesso un servizio nel quale si sosteneva che Ustinov aveva ottenuto in regalo una casa di proprietà dell’amministrazione presidenziale per volere di Borodin.

Il mese scorso la corte d’appello di Mosca – su querela del procuratore generale – aveva giudicato regolare l’assegnazione dell’appartamento dato che Ustinov era stato trasferito a Mosca da Soci, la città sul Mar Nero nella cui procura prestava servizio prima dell’arrivo nella capitale russa. La corte aveva condannato la Ntv e il suo direttore Ievghieni Kiseliov per diffamazione.

swissinfo e agenzie

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