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Nuova stretta monetaria della Banca nazionale svizzera

La Banca nazionale vuole un tasso direttore adattato alla congiuntura Keystone

L'istituto di emissione ha deciso giovedì di aumentare di un quarto di punto il tasso direttore. La fascia d'oscillazione del Libor a tre mesi passa all'1,5-2,5%.

La Banca nazionale ha inoltre comunicato le sue ultime previsioni in materia di crescita economica: il prodotto interno lordo dovrebbe crescere del 3% quest’anno e del 2% nel 2007.

Nuovo giro di vite della Banca nazionale svizzera (BNS): l’istituto di emissione ha deciso giovedì di aumentare il tasso direttore di un quarto di punto. La fascia di oscillazione del Libor a tre mesi passa così all’1,50-2,50%.

La mossa era attesa dagli analisti. Fino a nuovo avviso, la BNS intende mantenere il Libor nella zona mediana della banda di fluttuazione, ossia attorno al 2%. È il settimo rialzo consecutivo, il quinto dal dicembre 2005. Quello precedente risale a metà settembre.

Adattamento alla congiuntura

«La congiuntura in Svizzera si sta rivelando robusta. L’anno prossimo l’evoluzione economica dovrebbe continuare ad essere positiva, anche se un po’ meno sostenuta», ha osservato in una conferenza stampa Jean-Pierre Roth, presidente della direzione della BNS, aggiungendo che l’andamento avrà risvolti positivi sul mercato del lavoro.

Roth ha ricordato che tra il terzo trimestre 2005 e il terzo trimestre di quest’anno il numero degli occupati nel paese è aumentato di circa 100’000 unità. All’inizio del 2007 il tasso dei senza impiego dovrebbe scendere al di sotto della soglia del 3%.

La migliore situazione occupazionale si riflette favorevolmente sulla fiducia dei consumatori e quindi sulle spese delle economie domestiche, ha proseguito il presidente della direzione. Anche le imprese manifestano ottimismo.

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Banca Nazionale Svizzera (BNS)

Questo contenuto è stato pubblicato al L’istituto centrale elvetico è indipendente dal governo, ciò significa che può fissare autonomamente i tassi di interesse. Il suo obiettivo primario è la stabilità dei prezzi che, sostiene la BNS, costituisce un presupposto fondamentale per la crescita economica e il benessere. Stabilisce la sua politica monetaria in funzione di una previsione di inflazione a medio…

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Previsioni

La BNS si attende per quest’anno un ritmo di espansione del prodotto interno lordo (Pil) di quasi il 3%, come già indicato in settembre. Per il 2007 gli esperti della banca centrale prevedono un incremento del 2% circa, contro l’1,8% di settembre.

Tra inizio luglio e fine settembre il Pil svizzero ha registrato una progressione del 2,4% su base annuale e dello 0,4% da un trimestre all’altro. Da aprile a giugno erano stati rilevati rispettivamente +3% e +0,6%.

I pronostici della BNS sull’evoluzione dell’indice dei prezzi al consumo sono di un aumento dell’1,1% per il 2006 e dello 0,4% per il 2007, nell’ipotesi di un Libor a tre mesi costante al 2%. Con la decisione di giovedì, la BNS intende assicurare che le prospettive in materia di inflazione rimangano favorevoli, anche in un contesto caratterizzato da un alto grado di utilizzo delle risorse economiche, ha indicato Roth.

Senza sorprese

La BNS ha fatto sapere che adeguerà ancora gradualmente la propria politica monetaria se l’economia continuerà a evolvere conformemente alle attese.

La totalità dei 40 economisti interrogati dall’agenzia Reuters aveva previsto un incremento di un quarto di punto del principale tasso di riferimento dell’istituto di emissione. E la stretta monetaria, hanno aggiunto quasi tutti, dovrebbe continuare nel marzo del 2007.

Gli stessi vertici della banca centrale hanno d’altro canto indicato più volte che i tassi di interesse in Svizzera non hanno ancora raggiunto un livello neutrale.

A proposito della debolezza del franco svizzero rispetto all’euro, i vertici della BNS non sembrano molto preoccupati. I tassi di cambio effettivi in termini reali non differiscono dal livello del 2000. Inoltre l’esperienza mostra che dopo una fase di debolezza sopraggiunge generalmente un periodo in cui il franco tende a rafforzarsi, ha commentato Roth, raccomandando agli operatori finanziari e alle imprese di rendersi conto dei rischi legati al cambio.

swissinfo e agenzie

Il termine Libor è l’abbreviazione di «London Interbank Offered Rate». Si tratta di una media dei tassi d’interesse interbancari di diverse banche, comunicata giornalmente dalla British Bankers Association di Londra.

Il Libor è frequentemente impiegato come tasso di riferimento, ad esempio per contratti ipotecari.

La Banca nazionale svizzera fissa un margine di oscillazione per il Libor a tre mesi in franchi svizzeri.

Segretariato di Stato dell’economia: +2,7% (2006) e +1,7% (2007)
Banca nazionale svizzera: +3% (2006) e + 2% (2007)
KOF: +2,6% (2006) e + 2,1% (2007)
UBS: +3% (2006) e +1,5% (2007)
Credit Suisse Group: +3% (2006) e +2% (2007)
OCSE: +3% (2006) e +2,2% (2007)

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