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Perdita storica per UBS

Keystone

La banca svizzera ha chiuso l'esercizio 2008 con una perdita di 19,697 miliardi di franchi. Nel quarto trimestre il disavanzo ammonta a 8,1 miliardi.

Il deficit abissale annunciato martedì dall’istituto elvetico era atteso. Gli operatori del settore avevano previsto infatti una perdita di queste dimensioni.

Il disavanzo, ha indicato martedì UBS, è riconducibile prevalentemente alle attività di investment banking.

In questo settore sono già stati soppressi 9’000 impieghi nel 2008 e la banca ha annunciato che procederà ad un ulteriore taglio di 2’000 posti di lavoro. Alla fine di dicembre, la banca aveva alle sue dipendenze 77’783 persone (di cui 26’406 in Svizzera), contro 83’560 un anno prima. Sull’arco di un anno, la riduzione di personale è stata del 7%.

UBS ha pure indicato di aver ridotto i costi operativi complessivi del 22%, in virtù di una diminuzione del 36% delle spese per il personale.

Due nuove divisioni

Per quanto concerne la strategia, l’istituto ha proceduto con effetto immediato alla separazione delle sue attività nella Confederazione e negli Stati Uniti, creando due nuove divisioni operative.

La prima – la Wealth Management & Swiss Bank – si occuperà della gestione patrimoniale in Svizzera, mentre la seconda – la Wealth Management Americas – si dedicherà al mercato americano.

“La creazione di queste due nuove divisioni ci aiuterà a ristabilire la reputazione e l’immagine del nostro istituto”, ha dichiarato l’amministratore delegato Marcel Rohner.

Emorragia di capitali

Una reputazione messa a dura prova e che negli ultimi mesi si è tradotta in una continua perdita di clienti.

Solo nel quarto trimestre del 2008 è stato registrato un deflusso di capitali per 85,8 miliardi di franchi, di cui 58,2 miliardi nella gestione patrimoniale e 27,6 miliardi nelle attività istituzionali. Sull’insieme dell’anno il deflusso è di 226 miliardi.

I vertici della banca sono comunque convinti che nel 2009 la tendenza si invertirà. Stando a quanto dichiarato da Marcel Rohner in una conferenza telefonica, in gennaio è stato registrato un afflusso positivo di fondi, più consistente all’estero che in Svizzera.

Sia Rohner che Peter Kurer, presidente del consiglio d’amministrazione, sono convinti che quest’anno, dopo due esercizi deficitari (nel 2007 la perdita era stata di 5,2 miliardi), la banca tornerà nelle cifre nere.

Aiuti statali inferiori al previsto

Per quanto concerne gli aiuti predisposti dalla Banca nazionale svizzera, UBS ha comunicato di aver trasferito o di essere in procinto di trasferire una somma inferiore a quella prevista in un primo tempo.

L’ammontare massimo dei titoli a rischio trasferiti nel fondo costituito dalla BNS è infatti stato ridotto da 60 a 39,1 miliardi di dollari (45,9 miliardi di franchi), si legge nella nota diramata da UBS.

La BNS e UBS hanno convenuto di rinunciare al trasferimento di determinate categorie di attivi. In particolare si tratta di strumenti collegati a prestiti a studenti e di titoli garantiti “monoline”.

L’evoluzione intervenuta da ottobre 2008 ha mostrato che non è necessario dal punto di vista della stabilità finanziaria scorporare alcuni strumenti. Modifiche delle regole contabili di UBS introdotte da metà ottobre 2008 permettono di classificare alcuni attivi come prestiti e crediti, in modo tale che non devono più essere valutati al prezzo del mercato.

Conformemente all’intesa del 16 ottobre 2008, UBS finanzia il 10% della somma scorporata. La riduzione del totale destinato al trasferimento comprime il rischio massimo a carico della BNS a 35 miliardi di dollari, conclude la nota.

swissinfo e agenzie

La FINMA, l’Autorità di sorveglianza dei mercati finanziari, ha autorizzato UBS a versare per il 2008 bonus per un totale di 2,2 miliardi di franchi. In realtà, i bonus incidono nel bilancio del 2008 per 1,8 miliardi, ha precisato martedì la FINMA. La differenza si spiega con i “programmi di bonus” degli scorsi anni composti di azioni e opzioni. Quest’ultimi hanno dovuto essere corretti al ribasso di 400 milioni sgravando quindi il bilancio.

La banca è tenuta giuridicamente a versare un miliardo in virtù di disposizioni prese precedentemente. Gli 1,2 miliardi restanti sono accordati principalmente ai collaboratori di livello gerarchico “medio” e “basso”.

La parte variabile dei salari è stata fortemente ridotta rispetto agli scorsi anni: l’ammontare che verrà versato in contanti rispetto al 2007 è stato ridotto dell’80%. Tenendo conto del solo comparto Investment Bank il calo è del 95%.

Oltre ai bonus per il 2008, la FINMA si è espressa anche sulle gratifiche future. Queste saranno ripartite su diversi anni e verranno sottoposte a rigorose condizioni. La banca potrà pagare dei bonus solo se avrà realizzato degli utili.

swissinfo.ch

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