Pernottamenti: male il luglio svizzero e ancora peggiore in Ticino
(Keystone-ATS) Non c’è tregua per il settore alberghiero elvetico, confrontato con una situazione sempre difficile: in luglio sono state registrate in Svizzera 3,8 milioni di notti, il 7,2% in meno dello stesso periodo del 2011. Ancora più sensibili sono i cali segnati dal Ticino (-9,8% a 350’100) e dai Grigioni (-8,4% a 559’800).
Stando ai dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST), a pesare sul risultato nazionale è stata in particolare la flessione degli ospiti stranieri (-8,8% a 2,2 milioni). Anche quelli svizzeri si sono fatti però più scarsi (-5,0% a 1,7 milioni).
Disertano la Confederazione in particolare i tedeschi (-14%), che con -73’000 pernottamenti segnano l’arretramento più marcato in termini assoluti. Seguono Olanda (-29’000, -21%), Regno Unito (-25’000, -14%), Francia (-23’000, -16%) e Belgio (-15’000, -16%). Scende anche l’Italia (-5,2%), mentre in controtendenza è la Russia (+8000, +20%).
Anche il continente asiatico mostra una diminuzione nel suo insieme (-3%), con una perdita massiccia per quanto riguarda i paesi del Golfo (-38’000, -26%) e più contenuta in relazione all’India (-2400, -4,3%). Non accenna per contro ad indebolirsi la crescita della Cina (+21’000, +27%), ma anche dal Giappone giungono segnali positivi (+10’000, +8,5%). Sull’altro lato del Pacifico gli Stati Uniti sono invece in linea con la tendenza generale (-6500, -3,1%).
A soffrire della situazione globale sono state tutte le regioni elvetiche. Se come detto Grigioni e Ticino piangono, non ridono nemmeno Lucerna (-8%), Oberland Bernese (-9%), Ginevra (-10%) e soprattutto Vaud (-17%). La delusione è invece minore in Vallese (-2%) e nella Svizzera orientale (-3%).
L’UST pubblica anche i dati cumulati per il periodo gennaio-luglio. Il quadro complessivo non cambia: rispetto allo stesso periodo del 2011 i pernottamenti sono scesi del 4,4%. In termini assoluti mancano quindi 940’000 notti, 812’000 a causa degli stranieri (-6,6%), 128’000 per assenza degli svizzeri (-1,4%).
Ticino e Grigioni ne escono con le ossa rotte: rispettivamente -7,8% (pari a 108’352 notti in meno) e pure -7,8% (-272’725). Ampliando il confronto ai corrispondenti dati del 2010, questo significa che in due anni in Ticino si è scesi da 1,43 a 1,29 milioni di pernottamenti. Nei Grigioni i valori assoluti sono ancora più inquietanti: l’arretramento è stato da 3,76 a 3,23 milioni.