Polemiche per biografia non autorizzata di Helmut Kohl

(Keystone-ATS) In Germania è stata presentata ieri la controversa biografia non autorizzata di Helmut Kohl, “L’eredità”. I protocolli Kohl’, firmata dal giornalista Heribert Schwan, che per anni ha seguito l’ex cancelliere della riunificazione prima che la seconda moglie di questi lo allontanasse, dando il via a una lunga diatriba legale.

Nel testo Schwan non omette critiche, anche dure, e colpi bassi che Kohl avrebbe riservato agli avversari che negli anni gli si sono parati davanti, in Germania e a livello internazionale.

Schwan, autore del libro insieme a Tilman Jens, ha intervistato Kohl per oltre 600 ore tra il 2001 e il 2002, durante una delle fasi più difficili della vita del politico cristianodemocratico, con il suicidio della moglie Hannelore. Il giornalista era stato prima anche ghost writer per le memorie e il diario dell’ex leader della Cdu, pubblicato negli anni dello scandalo sul finanziamento illecito al suo partito, in cui fu politicamente assassinato dall’attuale cancelliera Angela Merkel.

Il rapporto di fiducia con Kohl si è interrotto, o è stato interrotto, sostiene l’autore, con l’intervento sempre più pressante della seconda moglie dell’ex cancelliere, Maike Kohl-Richter (“l’immagine del nemico per me”, ha detto di lei l’autore del libro). La biografia non autorizzata è stata scritta comunque grazie alla memoria di quegli incontri, dal momento che non era stata firmata alcuna clausola di riservatezza.

Gli avvocati dell’ex cancelliere hanno annunciato azioni legali contro la pubblicazione, stampata in prima edizione in centomila copie dalla casa editrice Heyne, ma al momento ancora non è stato fatto alcun passo formale. Nei giorni scorsi il settimanale Der Spiegel ha pubblicato alcuni stralci del testo, in cui Kohl critica pesantemente Merkel (“Non sapeva nemmeno usare coltello e forchetta”, “non sapeva nulla di Europa”) e altri politici tedeschi, tra cui l’ex presidente Christian Wulff (“un enorme traditore, uno zero”).