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Farah Rumy: da infermiera a guerriera in Parlamento grazie al Covid

foto ritratto di Farah Rumi
Infermiera, formatrice professionale, consigliera nazionale: Farah Rumy di Grenchen è una delle sei consigliere nazionali del Cantone di Soletta. www.swissinfo.ch/Thomas Kern/swissinfo.ch

La conquista di un seggio in Consiglio nazionale da parte della giovane socialista Farah Rumy è stata la sorpresa delle ultime elezioni. Come si dice: essere al posto giusto nel momento giusto e con l’argomento giusto. Che tra l’altro sta ancora dando del filo da torcere alla politica.

Incontriamo Farah Rumy sul Grenchenberg. Dall’altopiano giurassiano a quasi 1’400 metri di altitudine si ha una vista spettacolare su tutto il Mittelland. Per l’intervista l’esponente del partito socialista ha scelto questo luogo particolare, che significa molto per lei, originaria di Grenchen. Nelle vicinanze si trova anche il ristorante Untergrenchenberg, famoso nella regione per le sue squisite millefoglie – che si ritagliano uno spazio importante anche nell’attività pubblica di Farah Rumy.

Una carriera politica sulla corsia di sorpasso

L’elezione al Consiglio nazionale lo scorso mese di ottobre ha stupito anche lei, visto che all’epoca Rumy era impegnata nel Gran Consiglio di Soletta, nel Consiglio comunale e nel Patriziato di Grenchen da soli tre anni, ma aveva comunque deciso di accettare la candidatura. Per le giovani che si danno alla politica, fare politica locale e poi nazionale, passando da quella cantonale, fa parte di una sorta di percorso di rodaggio all’interno del partito. Ed è anche così che nel nostro Paese ci si immagina una carriera politica da manuale.

Lo scorso ottobre, 56 nuove e nuovi parlamentari hanno fatto la loro entrata all’Assemblea federale. L’UDC, l’Alleanza del Centro e il Partito socialista (PS), ossia le tre formazioni che hanno guadagnato di più in queste Elezioni federali, contano il maggior numero di volti nuovi al Parlamento.

Al contrario I Verdi, grandi perdenti della tornata elettorale 2023, non sono riusciti a portare nuova linfa a Berna. In questa serie di articoli, swissinfo.ch traccia un ritratto di nove parlamentari che muovono i primi passi nel legislativo federale.

Farah Rumy ha bruciato le tappe. E la luce verde per la partenza l’ha avuta in piena pandemia. L’infermiera diplomata è sempre stata al centro degli eventi, sia in ospedale, sia nel laboratorio di cateterismo cardiaco, dove spesso ci si muove tra la vita e la morte e bisogna saper prendere decisioni e agire con la massima rapidità. Quando, completamente stremata, ha dovuto consolare una collega sull’orlo di un collasso fisico al termine di un turno di 12 ore si è giurata: “Così non si può andare avanti!”.

Farah Rumy sul Grencherberg.
Camminare in inverno, fare yoga in estate: Farah Rumy conosce il Grenchenberg fin dall’infanzia: per la sua famiglia era un’area ricreativa accessibile. www.swissinfo.ch/Thomas Kern/swissinfo.ch

Una frase che Rumy ripete a più riprese durante il nostro colloquio. “Le carenze presenti da anni nel sistema sanitario sono venute a galla durante la pandemia. E a metterci una pezza sono stati soprattutto i medici e il personale curante.” Questa esperienza ha accresciuto il suo interesse per la politica invogliandola a impegnarsi per l’iniziativa sulle cure infermieristiche, che era stata depositata prima del Covid. La pandemia ha poi dato una forte spinta al progetto, che è infine stato accettato alle urne con una maggioranza del 61%. È stata la prima volta che un’iniziativa popolare proveniente dall’ambiente sindacale è stata accettata.

Per sapere di cosa tratta l’iniziativa sulle cure infermieristiche, cliccate qui:

Altri sviluppi

“Non ho dubbi che sia proprio stato questo impegno ad aver favorito la mia elezione”, osserva Rumy. Anche altri progetti hanno aumentato la sua popolarità sia a Grenchen che nell’intera regione: un’azioneCollegamento esterno contro lo spreco alimentare, ad esempio, o l’iniziativaCollegamento esterno per uno scambio epistolare tra generazioni, pensato durante la pandemia per alleviare l’isolamento delle persone anziane nelle case di riposo.

L’impegno a livello associativo e nel volontariato ha fatto da apripista all’ingresso nella politica istituzionalizzata. Nel compiere questo passo, Rumy è stata spronata dalla convinzione che per migliorare seriamente le condizioni del sistema sanitario bisogna agire a livello nazionale. Cosa l’ha motivata a entrare nelle fila del Partito socialista (PS)? “Ho compilato un questionario smartspider che ha evidenziato due partiti e così ho optato per il PS.” A volte in politica le cose si risolvono in maniera semplice.

Smartspider di Farah Rumy.
Ecco come si presenta lo smartspider di Farah Rumy. smartvote.ch

Semplice, si diceva? Per la campagna elettorale del Consiglio nazionale aveva un budget di alcune centinaia di franchi. A titolo di paragone: la cifra più elevata dichiarata per le ultime elezioni parlamentari del 2023 superava i 370’000 franchi (un candidato di Zurigo, poi non eletto). “Ritengo che il denaro non dovrebbe avere un ruolo centrale in politica. Men che meno se si tratta di rappresentare il popolo in Parlamento”, afferma la trentaduenne.

La questione delle radici

Le reazioni mediatiche alla sua elezione le hanno lasciato un certo amaro in bocca: “Molto spesso si è posto l’accento più sulle mie origini che sui risultati ottenuti.” Rumy è nata a Colombo, nello Sri Lanka. Suo padre ha trovato lavoro nell’industria orologiera a Grenchen e lei l’ha raggiunto con la madre quando aveva sei anni. In un certo senso capisce che la sua storia sia stata messa in evidenza, ma lo trova anche fastidioso. “Sono svizzera di origine singalese, punto e basta.”

Diversi media hanno sottolineato il suo profilo atipico. Ma si potrebbe vederla anche in un altro modo: Farah Rumy viene da una cittadina – la gran parte della popolazione svizzera vive in un contesto simile. Ha un passato migratorio, al pari di quasi il 40% di tutti gli e le abitanti della Svizzera. Ha concluso un tirocinio – il percorso formativo più frequente nel Paese. A questo punto vien da chiedersi perché Farah Rumy sia ritenuta atipica?

Farah Rumy sul Gretchenberg.
La politica sanitaria continuerà a dominare la politica svizzera ancora per qualche tempo. Farah Rumy sa dove vuole portarla. www.swissinfo.ch/Thomas Kern/swissinfo.ch

“Farah Rumy ha alle spalle un percorso irto di ostacoli, come molte altre persone con passato migratorio d’altronde”, ricorda Shulojan Suntharalingam, collega di partito impegnato nell’ala del PS migranti nel Canton SolettaCollegamento esterno, che si batte principalmente per le istanze delle persone con passato migratorio. “Orari di lavoro, premi di cassa malati, trattative salariali: si tratta di temi altamente politicizzati che riguardano tutti in questo Paese”, aggiunge Suntharalingam.

Ma non tutti hanno l’opportunità di impegnarsi allo stesso modo per queste cause. La conquista di un seggio in Parlamento è significativa anche per il fatto che rispecchia approssimativamente la popolazione nel suo complesso e lei è una voce credibile al suo interno.

“Secondo me lei è una politica molto pragmatica che saprà tessere numerose relazioni a Berna”, commenta Suntharalingam. “Non ha paura di chiamare le cose con il loro nome. Ma è anche pronta a scendere a compromessi.”

Il Parlamento: un terreno politico inesplorato

Rumy non si limiterà a fare politica a Berna, ma continuerà la sua attività di docente alla scuola professionale per operatrici ed operatori sociosanitari AFC: l’aspetto pedagogico l’affascina molto. Prosegue il suo operato anche a livello locale, ad esempio in seno al Patriziato di GrenchenCollegamento esterno, dove gestisce in primo luogo l’assegnazione dell’attinenza comunale. Rumy siede da tre anni nella commissione responsabile delle naturalizzazioni. “Tutto quello che è sociale è il suo punto forte”, esordisce il presidente Eduard Sperisen. Sperisen milita nel partito liberale, vale a dire al lato opposto dello spettro politico, ma la collaborazione è buona e la trova molto motivata e risoluta anche sugli altri dossier.  

Il lavoro al Patriziato è molto concreto: si tratta di un ente di diritto pubblico che gestisce non poche proprietà. Ha diversi immobili, un’azienda forestale propria, tre grandi rifugi di montagna, concede diritti di superfice e assegna terreni agricoli in affitto, deve anche occuparsi della manutenzione delle strade di montagna. In molte località della Svizzera esiste ancora questa struttura politica parallela, un retaggio del Medioevo.

“Ci occupiamo di politica concreta, da noi l’affiliazione a un partito non è determinante”, sottolinea Sperisen. Tuttavia, è molto orgoglioso che una cittadina di Grenchen rappresenti il Canton Soletta in Parlamento. “Ha avuto un’ascesa politica strabiliante, bisogna ammetterlo. Ma ha anche fatto molto per meritarsela.”

Rumy ha rinunciato ad altri mandati a causa del considerevole impegno a Berna e all’ulteriore carico lavorativo come insegnante di scuola professionale. Tuttavia, il Patriziato continua a rivestire una grande importanza per lei: ed ecco che il cerchio si chiude e si ritorna alla millefoglie. Una delle domande che il presidente della commissione di naturalizzazione ama porre ai candidati e alle candidate è se sanno qual è la specialità del Grenchenberg.

In Svizzera non è raro che nel processo di naturalizzazione vengano poste domande del genere, ma negli ultimi anni si sono levate molte voci critiche da parte di gruppi della società civile che chiedono di modificarle.

Materia nuova, richieste vecchie

Allora quali sono gli obiettivi di Farah Rumy in Consiglio nazionale? Essendo nuova non ha ottenuto il seggio che desiderava nelle commissioni della sicurezza sociale e della sanità, come desiderava, visto che vengono assegnati secondo l’anzianità di servizio. È invece stata inserita nella commissione degli affari esteri. Ciò significa che dovrà sgobbare molto per entrare in materia.

“Lo trovo entusiasmante. Inoltre, mi si aprono nuove possibilità per quanto riguarda, per esempio, l’impegno negli aspetti di politica sanitaria nel quadro dei negoziati tra la Svizzera e l’Unione europea e dell’immigrazione di manodopera, molto importante nel settore delle cure”, continua Rumy.

Come la Svizzera recluta personale infermieristico all’estero – leggete la nostra panoramica qui:

Altri sviluppi

In ogni caso, il lavoro non manca. La Svizzera ha uno dei sistemi sanitari più cari al mondo. Negli ultimi anni i premi di cassa malati sono aumentati senza sosta diventando sempre più insostenibili, soprattutto per le famiglie a basso reddito. “Il potere d’acquisto è sempre un tema scottante e nella medicina il potenziale di ottimizzazione è ampio”, aggiunge Rumy. Pensa alla digitalizzazione, allo snellimento delle procedure burocratiche, a tariffe che coprono i costi. E anche a una cassa comune, un vecchio cavallo di battaglia della sinistra, che però sinora ha avuto poche chance di successo: fare i primi passi in questa direzione è molto importane per Rumy. E ovviamente: “l’applicazione completa dell’iniziativa sulle cure infermieristiche, la ragione per cui sono stata eletta”.

A cura di Balz Rigendinger

Traduzione dal tedesco: Lorena Mombelli. Revisione: Sara Ibrahim

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