Le votazioni che hanno mobilitato il popolo svizzero
Il 6 dicembre 1992, al termine di una campagna infuocata, il popolo svizzero respinge l’entrata nello Spazio economico europeo (SEE) con il 50,3% dei voti. Il 78,7% degli aventi diritto si reca alle urne: è l’affluenza più alta degli ultimi 69 anni.
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Il leader dell'UDC Christoph Blocher, allora deputato in Parlamento, lancia la campagna contro l'adesione della Svizzera allo Spazio economico europeo (SEE).
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Christoph Blocher durante un dibattito televisivo sullo Spazio economico europeo, il 19 novembre 1992.
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Il 20 ottobre 1974, il popolo elvetico respinge l’iniziativa contro l’«Inforestierimento e la sovrappopolazione della Svizzera» (75,8%), lanciata dal partito conservatore Azione Nazionale. La partecipazione è del 70,3%.
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Manifesti pro e contro l'iniziativa sull'inforestierimento. È la terza volta nello spazio di quattro anni che il popolo svizzero è chiamato ad esprimersi su una proposta per limitare l'immigrazione. Tutte sono state respinte, ma hanno comunque contribuito a un inasprimento della legge.
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Nel 1970, il popolo svizzero boccia la prima proposta anti stranieri, la cosiddetta iniziativa Schwarzenbach. La partecipazione è del 74%.
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Il 26 novembre 1989 la Svizzera affossa l’iniziativa «Per una Svizzera senza esercito e per una politica globale di pace». L’elevata proporzione di voti favorevoli, il 35,6%, giunge inattesa e contribuisce a dare il via alla riforma dell’esercito. La partecipazione è del 69,2%.
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Il Gruppo per una Svizzera senza esercito, promotore dell'iniziativa, manifesta sulla Piazza federale di Berna il 21 ottobre 1989.
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26 novembre 1989: L’iniziativa popolare «Per una Svizzera senza esercito e per una politica globale di pace» è bocciata dal 64,4% dell’elettorato.
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Grazie a una forte mobilitazione della società civile e del mondo politico, il 28 febbraio 2016 il 58,9% dell’elettorato respinge l’iniziativa «Per l'attuazione dell'espulsione degli stranieri che commettono reati (Iniziativa per l'attuazione)», lanciata dall’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice). La partecipazione è di circa il 63%.
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I promotori dell'Iniziativa per l’attuazione depositano le firme raccolte alla Cancelleria federale, 28 dicembre 2012.
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Il deputato UDC Roger Köppel, che alle elezioni federali del 2015 ha ottenuto il miglior risultato di tutti i tempi, attende l'esito della votazione popolare sull'Iniziativa per l'attuazione. Einsiedeln, 28 febbraio 2016.
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Gli oppositori all'iniziativa per l'espulsione dei criminali stranieri festeggiano la vittoria: il testo dell'UDC è stato respinto dal 58,9% dei votanti.
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L’adesione della Svizzera all’ONU mobilita il 58,4% dell’elettorato svizzero il 3 marzo 2002. Lanciata da un comitato interpartitico, l’iniziativa popolare è accolta con una maggioranza del 54,6%.
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Manifestazione popolare a favore di un'adesione della Svizzera all'ONU. Berna, 6 marzo 2000.
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Pro o contro? L'adesione della Svizzera all'ONU è stata accolta con il 54,6% dei voti.
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Il 5 giugno 2005 due temi sensibili sono sottoposti a votazione popolare: gli accordi di Schengen e Dublino – accolti col 54,6% di 'sì' – e la nuova legge sul partenariato registrato per le coppie omosessuali, approvata con una maggioranza del 58%. La partecipazione al voto è stata rispettivamente del 56,6 e del 56,5%.
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Il movimento a difesa dei diritti degli omosessuali festeggia il 'sì' popolare alla legge sull'unione domestica registrata.
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Gli ambienti religiosi si sono opposti al partenariato registrato per le coppie omosessuali. Nella foto, il deputato Christian Waber, esponente dell'Unione democratica federale (UDF, destra conservatrice), durante un'intervista televisiva.
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Era dal voto sull’adesione allo Spazio economico europeo nel 1992 che gli svizzeri non si recavano più così numerosi alle urne. L’affluenza è stata del 63% circa. Complice la presenza di due temi sensibili in votazione il 28 febbraio 2016: l’espulsione dei “criminali stranieri” e il raddoppio del tunnel del Gottardo.
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Come editor fotografico sono responsabile dell'uso editoriale della fotografia su SWI swissinfo.ch e delle nostre collaborazioni con le e i fotografi. Quando se ne presenta l'occasione, prendo la macchina fotografica e accompagno uno dei nostri giornalisti.
Mi sono formato come fotografo a Zurigo e ho iniziato a lavorare come fotoreporter nel 1989. Nel 1990 ho fondato l'agenzia fotografica svizzera Lookat Photos. Vincitore per due volte del World Press Award, ho ricevuto anche diverse borse di studio nazionali svizzere. Il mio lavoro è stato ampiamente esposto ed è presente in diverse collezioni.
La Svizzera ha sfiorato il record di affluenza alle urne, per lo meno da quando è stato introdotto il diritto di voto alle donne nel 1971. A contribuire alla forte partecipazione è stata senza dubbio la grande mobilitazione della società civile, che negli ultimi mesi ha moltiplicato gli appelli a respingere l’iniziativa dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) per l’espulsione dei criminali stranieri.
E la presenza di altri temi importanti, come il raddoppio del tunnel del Gottardo o diverse elezioni cantonali, ha dato un’ulteriore spinta.
Negli ultimi 45 anni, il popolo svizzero si è mobilitato in massa soprattutto per esprimersi su temi legati agli stranieri o al rapporto con l’Unione europea. swissinfo.ch vi propone di ripercorrere in immagini le votazioni che hanno suscitato maggior interesse presso l’elettorato elvetico.
(Testo: Stefania Summermatter; scelta delle immagini Thomas Kern)
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