Fine immunità per Brunner?
Il presidente dell'UDC rischia un processo per violazione del segreto di funzione. La Camera bassa si è pronunciata per la revoca dell'immunità parlamentare.
Toni Brunner è sospettato di indiscrezioni nella vicenda Blocher-Roschacher. La domanda di revoca dell’immunità è stata inoltrata dal procuratore federale straordinario Pierre Cornu.
Il magistrato è incaricato di scoprire l’autore delle fughe di notizie riguardanti i lavori della Commissione di gestione del Consiglio nazionale (Camera bassa) in relazione al conflitto fra l’ex procuratore della Confederazione Valentin Roschacher e l’ex ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher.
La Camera del popolo ha accolto mercoledì la richiesta con 114 voti contro 73. Il diretto interessato non ha preso la parola in aula. I suoi colleghi di partito hanno gridato allo scandalo, sostenendo che si tratta di un regolamento di conti politici e che non vi sono prove sufficienti per un procedimento penale.
A nome della Commissione, il socialista ginevrino Carlo Sommaruga ha replicato che lo stesso Brunner, nell’audizione di fronte al procuratore straordinario, non ha contestato i fatti.
La maggioranza della Camera ha concluso che i sospetti sono concreti e che prevale l’interesse pubblico al perseguimento penale per far luce sulla vicenda. La parola passa ora alla Camera dei Cantoni, che deve dare il nullaosta definitivo.
La revoca dell’immunità parlamentare è piuttosto rara in Svizzera. A livello federale, nel 1991 fu revocata al deputato socialista Jean Ziegler e nel 2007 al deputato UDC Ulrich Schlüer.

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