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Democrazia diretta in Svizzera

Iniziata la visita ufficiale negli Stati Uniti del presidente Ogi

Tra i temi che il presidente della Confederazione discuterà negli Stati Uniti, anche l'acquisto di una decina di nuovi F/A 18 Keystone

Il presidente della Confederazione Adolf Ogi è da mercoledì sera a Washington per una visita di tre giorni negli Stati Uniti. Con il ministro americano della difesa William S. Cohen discuterà l'acquisto di una decina di aerei F/A-18.

Nel corso del soggiorno americano, Ogi ha in agenda con il proprio omologo temi relativi all’equipaggiamento dell’esercito elvetico. In discussione anche la situazione nei Balcani.

La visita a Washington fornisce l’occasione al presidente della Confederazione di invitare ufficialmente gli Stati Uniti a entrare a far parte del gruppo fondatore del Centro di controllo democratico per le Forze armate di Ginevra.

Venerdì Ogi visiterà il Pentagono, dove sarà accolto con gli onori militari. Poi si recherà alla base del Marine Corps a Quantico e alla Naval Academy di Annapolis, nel Maryland.

In alcune interviste pubblicate mercoledÌ da diversi quotidiani elvetici, Ogi afferma di non avere mai avuto l’intenzione di integrare l’esercito svizzero nella forza di reazione rapida, composta di 60 000 uomini, che l’Unione europea creerà entro il 2003. La Svizzera – precisa il presidente della Confederazione -è però a disposizione per partecipare ad eventuali operazioni di pace.

Ogi sottolinea che un eventuale intervento elvetico sotto l’egida dell’Unione europea è pensabile solo in regioni senza guerra e solo su mandato dell’ONU o dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). In ogni caso – conclude Ogi – la Svizzera non prenderà parte ad operazioni nelle quali la pace viene restaurata mediante la forza (peace enforcement operations).

swissinfo e agenzie

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