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Mister rifugiati al servizio dell’economia svizzera

Il nuovo «Mister economia», Jean-Daniel Gerber Keystone Archive

Il governo ha nominato Jean-Daniel Gerber alla guida del Segretariato di Stato dell’economia (seco). Un valore sicuro per sostenere la ripresa.

Il trasferimento dell’attuale responsabile dei rifugiati soddisfa destra e sinistra. Non ci sarebbe collegamento con l’arrivo di Blocher al governo.

La politica economica nazionale ha un nuovo capo: Jean-Daniel Gerber, direttore dell’ufficio federale dei rifugiati dal 1997, è il nuovo responsabile del Segretariato di stato dell’economia (seco).

La sua nomina alla testa del super-ufficio federale è stata approvata mercoledì dal Consiglio federale. Gerber prenderà il posto di David Syz, che andrà in pensione anticipata. Il nuovo capo del seco avrà il titolo di Segretario di stato ed entrerà in funzione a inizio aprile.

Con la nomina annunciata mercoledì, trovano conferma le speculazioni della stampa che davano ormai da alcune settimane Gerber quale nuovo capo del seco dopo sei anni passati alla guida dell’Ufficio federale dei rifugiati (UFR).

Compito strategico

La direzione del Segretariato per l’economia, creata nel 1999 con l’unione di 11 uffici specializzati, è un posto chiave all’interno del Dipartimento federale dell’economia pubblica. Raccoglie la regolazione del mercato interno, come le relazioni con i mercati internazionali.

Grande dunque l’attesa per la successione del primo direttore, David Syz, che ha guidato il segretariato dalla sua nascita. Per la successione di Syz alla guida del seco si erano candidate 22 persone.

La scelta è caduta su Gerber, «per le sue competenze in ambito economico, la sua esperienza in campo internazionale, le sue conoscenze della politica e dell’amministrazione federale, nonché la sua esperienza in materia di gestione».

Il consigliere federale Joseph Deiss, capo del Dipartimento federale dell’economia, si attende che Gerber prosegua la riorganizzazione del seco avviata nell’ottobre del 2003, «affinché il seco divenga sia sul piano nazionale che internazionale un partner indispensabile e attento ai bisogni dell’economia svizzera». Gerber «dovrà altresì favorire una collaborazione costruttiva con le parti sociali».

Un valore sicuro

Jean-Daniel Gerber non è un neofita dell’economia. Prima di prendere le redini dell’UFR, era stato dal 1992 al 1997 direttore esecutivo del gruppo della Banca mondiale con sede a Washington. La nomina al seco rappresenta quindi per Gerber un ritorno alle questioni economiche.

Nato nel 1946 nel canton Berna, l’economista e padre di due figli, è entrato al servizio della Confederazione, nel 1973 come consigliere economico nell’Ufficio federale dell’economia esterna.

Dal 1976 al 1980 ha lavorato nella delegazione svizzera presso le organizzazioni internazionali a Ginevra. Fino al 1983 ha diretto la sezione «sviluppo, paesi in via di sviluppo» dell’Ufficio dell’economia esterna e nel contempo s’è occupato di diverse delegazioni svizzere in occasione di incontri multilaterali.

Ha diretto anche la sezione economica e finanziaria dell’Ambasciata svizzera a Washington. In questo periodo è stato responsabile di questioni economiche, commerciali e finanziarie nelle relazioni bilaterali con le istituzioni di Bretton Woods.

Aspettative alle stelle

Forse perché Gerber non possiede la tessera di un partito, la soddisfazione per la nomina sembra univoca da parte delle forze politiche del paese. I liberali radicali contano sulla sua esperienza nazionale e internazionale, ma le aspettative non mancano.

I popolari democratici mettono l’accento sulla sua capacità affermata di gestire un dipartimento complesso. «Il seco svolge infatti un ruolo preponderante per il rilancio dell’economia» dopo la profonda crisi degli ultimi due anni, ha ricordato Beatrice Wertli, portavoce del Partito democratico cristiano.

Anche i socialisti e sindacalisti si aspettano nuovi impulsi dall’«ombra» del ministro dell’economia. «Il consigliere federale Joseph Deiss ha deluso nel suo primo anno al Dipartimento dell’economia – precisa il portavoce socialista Jean-Philippe Jeannerat – adesso ci aspettiamo dal nuovo responsabile dell’ufficio una presenza più attiva che ci riporti all’occupazione piena».

Solo l’Unione democratica di centro (UDC) non vuole prendere posizione sulle nomine dei capi dell’amministrazione pubblica. Il compito è infatti di stretta competenza del Consiglio federale.

Fuga da Blocher?

Gli osservatori fanno notare che l’affermazione non arriva a caso: assumendo il nuovo compito, Gerber abbandona il Dipartimento federale di giustizia e polizia, guidato dal 1° gennaio dal consigliere federale Christoph Blocher.

L’uomo di destra Blocher dovrà ora scegliere un successore alla direzione dell’Ufficio federale dei rifugiati, un settore giudicato sensibile e di cui l’UDC ha fatto un cavallo di battaglia elettorale.

swissinfo e agenzie

Il seco è il centro di competenza della Confederazione per i principali problemi di politica economica. Il compito del seco è di creare condizioni quadro per lo sviluppo economico.

In ambito di politica interna, il seco funge da collegamento tra economia, parti sociali e politica economica. Sostiene lo sviluppo equilibrato, sia regionale che strutturale, dell’economia e garantisce la protezione dei lavoratori.

Il seco contribuisce alla prevenzione e alla lotta contro la disoccupazione e, di conseguenza, al mantenimento della pace sociale.

In politica estera il seco opera attivamente per l’adozione di regole nell’economia mondiale. Esso rappresenta la Svizzera in seno a importanti organismi economici multilaterali nonché nei negoziati internazionali.

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