Ticino: emozione e partecipazione popolare alle esequie di Giuseppe Buffi
Emozione a Bellinzona e partecipazione popolare alle esequie del consigliere di Stato e presidente del governo cantonale ticinese Giuseppe Buffi, morto giovedì sera per un infarto, mentre era in vacanza a Chioggia, nei pressi di Venezia in Italia.
Una folla imponente e numerose personalità politiche hanno preso parte sotto la pioggia ai funerali ufficiali, che si sono svolti a partire dalle 15 davanti al Palazzo del governo cantonale ticinese a Bellinzona.
Le orazioni funebri sono state tenute, nell’ordine, dalla consigliera di Stato e vice-presidente del governo ticinese Marina Masoni, dal primo cittadino del Cantone, il presidente del Gran Consiglio Luigi Brenni e dal presidente del Partito liberale-radicale ticinese, al quale Buffi apparteneva, Giovanni Merlini. Gli oratori hanno ricordato il grande impegno politico dello scomparso e la sua maggiore opera: la creazione dell’Università della Svizzera Italiana
Tra le personalità presenti, oltre al presidente della Confederazione Adolf Ogi, accompagnato dalla moglie, il consigliere federale Kaspar Villier, il vice-cancelliere della Confederazione Achille Casanova, l’ex-consigliere federale Flavio Cotti, il presidente del Partito radicale democratico svizzero Franz Steinegger, l’architetto Mario Botta ed il direttore del Festival internazionale del film di Locarmno (del quale Buffi era stato nominato presidente) Marco Müller.
Il Partito liberale-radicale ticinese si è riunito al termine della cerimonia ufficiale (cui sono seguite le esequie in forma privata) per designare il successore di Buffi in seno al Consiglio di Stato ticinese. La decisione è stata rinviata a giovedì, ma tutto lascia supporre che il successore sarà Gabriele Gendotti, attuale consigliere nazionale, carica quest’ultima che dovrà abbandonare, non essendo i due incarichi cumulabili. Al posto di Gendotti al Parlamento a Berna dovrebbe venir designato Adriano Cavadini, escluso dalle ultime elezioni nazionali dopo tre legislature trascorse in Consiglio nazionale oppure, in caso di suo un rifiuto (come sembra) il secondo subentrante Renzo Bordogna.
Sergio Regazzoni
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