1946: Voto alle donne? No! "Mamma, quando torni a casa?"
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
1946: per i favorevoli al sì, un popolo libero ha bisogno di donne libere.
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
1920: il fronte del no sostiene che dare il voto alle donne significherebbe distrarle dai loro compiti.
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
1941: uomini e donne insieme.
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
1946: il no viene giustificato una volta di più con l'argomento dei bambini trascurati e l'uso di immagini ad alta presa emotiva.
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
1928: una famiglia in cui le donne votano è una famiglia unita.
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
1968: "Lasciateci fuori da queste cose!"
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
1953: visto che le donne condividono le responsabilità dovrebbero anche poter partecipare ai processi decisionali.
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
1940: "Proteggetela! La donna non deve essere preda dei partiti politici".
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
1959: manifesto in favore del sì. Dalle urne uscirà un no. Poco prima della votazione, Iris von Roten pubblica "Frauen im Laufgitter" (Donne in un box per bambini).
(Collezione grafica della Biblioteca nazionale)
(Graphische Sammlung, Schweizerische Nationalbibliothek/NB)
Fino al 1971 gli svizzeri hanno detto no.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera, le donne hanno potuto votare più tardi che in altri paesi europei. L’elettorato maschile ha più volte rifiutato loro il diritto di voto. Le campagne pro e contro il suffragio femminile sono state spesso caratterizzate da argomenti di stampo emotivo.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Le donne di Unterbäch
Questo contenuto è stato pubblicato al
Unterbäch è stato il primo comune della Svizzera ad aver introdotto il diritto di voto per le donne, contro il volere del cantone e del governo federale. Uno “scandalo” di cui si è parlato in tutto il mondo. (Jean-Pierre Grisel/RDB)
Questo contenuto è stato pubblicato al
Solo il 7 febbraio 1971, dopo anni di lotte e proteste, l’elettorato elvetico – composto esclusivamente di uomini – approva l’introduzione del diritto di voto e di eleggibilità per le donne a livello federale. (Foto: Keystone e RDB)
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.