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Blocher e Maurer in corsa per la successione di Schmid

Keystone

I candidati ufficiali dell'Unione democratica di centro per l'elezione del successore di Samuel Schmid in governo sono ormai conosciuti. Il gruppo parlamentare ha deciso di affiancare a Christoph Blocher l'ex presidente del partito Ueli Maurer.

Riuniti giovedì a Niederbuchsiten, nel canton Soletta, i 65 parlamentari del gruppo UDC hanno optato per un ticket al 100% zurighese.

Oltre all’ex ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher, non rieletto in governo poco meno di un anno fa, il gruppo parlamentare UDC proporrà all’Assemblea federale Ueli Maurer, 58 anni.

In una nota, il gruppo definisce l’ex consigliere federale Blocher e il consigliere nazionale Maurer il “miglior ticket a due possibile”. Entrambi sanno dirigere, hanno esperienza nell’affrontare le crisi, pensano in modo imprenditoriale e sono personalità che conoscono bene l’amministrazione federale, prosegue il comunicato. Agli altri partiti l’UDC chiede di fare un primo passo verso un ritorno alla concordanza.

“Blocher plus”

Mercoledì sera il comitato del gruppo aveva proposto un ticket a due, chiamato “Blocher plus”, con l’ex consigliere federale e un altro candidato da designare in un secondo tempo, senza avanzare nomi.

Christoph Blocher, 68 anni, si è dichiarato pronto a presentarsi su un ticket a due, visto che le sue possibilità d’elezione sono assai remote. Il Partito liberale radicale, il Partito popolare democratico e i socialisti hanno infatti a più riprese sottolineato che non contestano il diritto dell’UDC di rioccupare il posto lasciato vacante da Samuel Schmid, ma che però non rieleggeranno l’ex ministro di giustizia e polizia.

Il nome di Maurer era fra quelli che più ricorrevano da associare a Blocher, ma l’ex presidente dell’UDC Svizzera si era finora dichiarato “non disponibile”. “Conosco i miei limiti”, aveva ripetuto lunedì, nel corso dell’assemblea dei delegati dell’UDC zurighese.

Il suo nome, del resto, non figurava tra i nove candidati ufficiali sottoposti, oltre a Blocher, al gruppo parlamentare.

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Cambiamento di rotta

Maurer non è però nuovo a repentini cambiamenti di rotta. Nel marzo del 2008 aveva lasciato la presidenza del partito nazionale per consacrarsi alla sua nuova attività di consigliere in comunicazione. Poi, qualche mese dopo aveva sorprendentemente ripreso in mano le redini della sezione zurighese dell’UDC.

Secondo il capogruppo alle Camere Caspar Baader, Ueli Maurer ha accettato di essere canditato “su pressione del partito”.

Esponente della linea dura del partito, Maurer è però anche considerata una persona con la quale si può dialogare.

Per il presidente del Partito popolare democratico Christoph Darbelley, Ueli Maurer ha due facce: è l’ideologo ed è stato presidente dell’UDC, ma è anche una persona capace di pragmatismo e di collaborazione. “Bisognerà vedere quale ruolo vorrà assumere”, ha commentato Darbelley, aggiungendo che “Maurer ha delle chance di essere eletto in parlamento”.

Un “candidato valido”

Sulla stessa lunghezza d’onda Gabi Huber, capogruppo del Partito liberale radicale, che giudica Maurer un “candidato valido”. Durante la prima settimana di dicembre l’ex presidente dell’UDC sarà invitato a presentarsi davanti ai deputati del PLR per spiegare quale politica intenderà seguire se sarà eletto. Il partito inviterà anche Blocher, però non per interrogarlo, bensì per dirgli chiaramente che non ha nessuna possibilità di essere eletto, visto che apparentemente il suo partito non è in grado di farlo”, ha detto Gabi Huber.

Anche se durante la sua presidenza (dal 1995 al 2007) l’UDC è riuscita a raddoppiare a livello nazionale il suo elettorato, passando dal 14,9 al 29%, il percorso politico di Maurer non è costellato solo di vittorie. Nel 1991 non è riuscito ad entrare nel governo zurighese, sconfitto da Moritz Leuenberger. Nel 2007 è stato battuto dalla verde liberale Verena Diener nella corsa al Consiglio degli Stati (Camera alta).

Vista l’ostilità degli altri partiti di governo nei confronti di Blocher, il 10 dicembre prossimo però la sua carriera politica dovrebbe conoscere la consacrazione suprema: a meno di grosse sorprese il nuovo consigliere federale si chiamerà Ueli Maurer.

swissinfo e agenzie

I sette membri del Consiglio federale vengono eletti all’inizio della legislatura dalle due Camere del parlamento riunite. Rimangono in carica per quattro anni.

Il Consiglio federale non può essere fatto cadere mediante un voto di sfiducia. Inoltre, i sette membri del Consiglio vengono eletti singolarmente. Nonostante il principio della collegialità, il Consiglio federale non è soggetto così a una responsabilità collettiva nei confronti dell’autorità elettiva.

Tradizionalmente, l’Assemblea federale conferma quasi sempre i ministri uscenti che si ripresentano. Solo quattro volte (1854, 1872, 2003 e 2007) un ministro in carica non è stato riconfermato. Un anno fa Christoph Blocher aveva dovuto cedere il suo seggio a Eveline Widmer-Schlumpf.

Quando un ministro dà le dimissioni, il suo partito propone uno o più candidati ufficiali. Di regola il parlamento elegge uno di loro, ma può anche fare scelte diverse. Proprio Samuel Schmid, nel 2000, era stato preferito ai due candidati ufficiali dell’UDC.

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