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Esecutivo vigile unico su Procura federale

Il governo non si arrende alle critiche: vuole esercitare in esclusiva la sorveglianza del Ministero pubblico della Confederazione (MPC).

Nonostante la valanga di critiche provocata dal progetto durante la procedura di consultazione, l’esecutivo elvetico resta convinto che affidare la sorveglianza dell’MPC al Consiglio federale in corpore costituisca la miglior soluzione. Un compito oggi ripartito fra il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e il Tribunale penale federale.

Nel messaggio concernente la Legge sull’organizzazione delle autorità penali, trasmesso mercoledì alle Camere, il governo rileva che la separazione dei poteri sarà garantita.

L’esecutivo verificherà soprattutto se la procura pubblica ha raggiunto i propri obiettivi. Potrà pure affidare all’MPC istruzioni generali concernenti l’adempimento dei compiti.

Non potrà invece emanare istruzioni concrete sull’apertura, la conduzione o la chiusura di singoli procedimenti, ha puntualizzato in una conferenza stampa la ministra di giustizia e polizia Eveline Widmer-Schlumpf. In caso d’incertezza sulle istruzioni che il governo può o meno impartire saranno consultati esperti, ha sottolineato.

Il problema del rispetto della separazione dei poteri ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro in seguito alla vicenda che ha opposto l’ex consigliere federale Christoph Blocher all’ex procuratore della Confederazione Valentin Roschacher. Blocher era stato sospettato di aver oltrepassato le proprie competenze.

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