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Si chiude la porta d’entrata automatica in Svizzera per gli eritrei

Le condizioni di ottenimento dell'asilo in Svizzera diventano più severe per gli eritrei. Keystone

Aver lasciato il proprio paese illegalmente non sarà più un motivo sufficiente per gli eritrei per ottenere lo statuto di rifugiati in Svizzera. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha infatti modificato la propria giurisprudenza in una sentenza di principio, respingendo il ricorso di un richiedente asilo eritreo.

In precedenza bastava di regola aver lasciato il paese africano illegalmente per ottenere asilo. Per le autorità elvetiche, valeva il principio che chi lo ha fatto per evitare il servizio militare rischia in patria pene draconiane dal regime al potere. E nel paese del Corno d’Africa, la semplice emigrazione illegale è punita con il carcere fino a cinque anni.

Nel giugno 2016 la Segreteria della Migrazione (SEM) ha tuttavia inasprito i criteri, ritenendo che la punizione per l’emigrazione illegale non sia così rilevante da giustificare lo statuto di profugo. Colpiti da questo irrigidimento sono gli eritrei che non hanno “un conto aperto” con il servizio militare, ossia coloro che non sono ancora mai stati reclutati per il Servizio nazionale, oppure sono stati esentati o licenziati da quest’ultimo.

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Nella sentenza pubblicata il 2 febbraio, il TAF conferma questa prassi riveduta. A suo avviso la semplice uscita illegale dall’Eritrea non comporta il rischio di una persecuzione o di sanzioni tali da giustificare l’asilo. Eritrei che hanno lasciato il paese illegalmente hanno potuto farvi ritorno senza problemi e non sono stati trattati come traditori e puniti duramente.

La questione se i disertori debbano ottenere l’asilo non è stata trattata dal TAF. L’alta Corte non si pronuncia sulla liceità di un rimpatrio di persone ammesse provvisoriamente a causa del rischio di un reclutamento nel Servizio nazionale o per altri motivi. Rimpatri coatti rimangono comunque esclusi, poiché l’Eritrea rifiuta di riprendersi gli espulsi.

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Secondo le cifre più recenti della SEM, finora 634 eritrei cui è stato rifiutato l’asilo hanno presentato ricorso al TAF o possono ancora farlo non essendo scaduto il termine. Complessivamente l’anno scorso 5’178 eritrei hanno chiesto asilo in Svizzera. Il 42,4% lo ha ottenuto. Aggiungendo gli ammessi temporaneamente la quota raggiunge il 76,6%.

La base per il cambiamento di prassi è un rapporto pubblicato dalla SEM a fine giugno dopo aver raccolto informazioni in febbraio-marzo nel paese africano e aver valutato in quali condizioni rimpatri potrebbero essere possibili.

Gli eritrei costituiscono il principale gruppo di richiedenti asilo in Svizzera.

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