The Swiss voice in the world since 1935
In primo piano
Democrazia diretta in Svizzera
Striscione a favore del mandato estero della SSR

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all’estero,

Negli ultimi mesi sono state esercitate pressioni da varie parti contro il pacchetto di risparmi miliardario della Confederazione. Oggi, nel giorno del dibattito del Consiglio degli Stati sul tema, è stata presentata anche una petizione per salvare Swissinfo.

Nella nostra rassegna stampa si parlerà inoltre di emigrazione e di cosa accade al corpo di un criminale deceduto in carcere.

Cordiali saluti da Berna

Persone davanti a edificio di palazzo federale con striscione
Oltre 17’000 persone hanno firmato la petizione per salvare Swissinfo, consegnata oggi. zVg

Il Consiglio degli Stati ha avviato oggi il dibattito sul Pacchetto di sgravio 27, il cui volume dovrebbe ridursi sensibilmente. Contro le singole misure di risparmio si è levata opposizione, e la prevista riduzione del contributo federale a Swissinfo non fa eccezione.

Oggi il Consiglio degli Stati, come prima Camera, discute il Pacchetto di sgravio 27. Quest’ultimo, approvato dal Consiglio federale a settembre, comprende 67 misure con cui si intende risparmiare oltre otto miliardi di franchi entro il 2030.

I tagli dovrebbero riguardare diversi settori, dall’istruzione, all’agricoltura fino ai trasporti. Nelle ultime settimane, però, numerosi attori hanno fatto pressione per eliminare alcune misure. Di conseguenza, il pacchetto dovrebbe risultare sensibilmente ridotto in Parlamento.

Una delle misure riguarda il contributo federale al mandato della Società svizzera di radiotelevisione (SSR) per l’estero. Questo finanziamento ammonta a 19 milioni di franchi, di cui 9 milioni destinati a Swissinfo e tvsvizzera.it. Si tratta della metà dei costi operativi di Swissinfo, l’altra metà è coperta dalla SSR tramite il canone radiotelevisivo.
Per evitare questa riduzione, oltre 17’000 persone hanno firmato una petizione contro la misura di risparmio. Petizione che è stata ufficialmente consegnata oggi all’Organizzazione degli svizzeri all’estero, da associazioni dei media e dal sindacato dei media SSM.

Mano regge sigaretta
Nella regolamentazione del tabacco la Svizzera è ultima in Europa. Keystone / Christian Beutler

La Svizzera preferisce curare piuttosto che prevenire. Un nuovo rapporto mostra che la Confederazione investe meno di tutti in Europa nella prevenzione, accettando così indirettamente costi sanitari crescenti.

Vi è mai capitato di ignorare un problema di salute così a lungo che la cura è stata molto più complicata e costosa rispetto a un intervento precoce? È ciò che accade alla Svizzera, che è fanalino di coda in Europa nella prevenzione sanitaria, scrive oggi il Tages-Anzeiger.

La prevenzione significa, per esempio, evitare pratiche dannose per la salute, come il fumo. Ma la Confederazione è un “paradiso per l’industria del tabacco”, secondo il quotidiano zurighese, e anche la prevenzione del consumo eccessivo di alcol lascia a desiderare.

L’alcol, secondo il rapporto, è troppo facilmente reperibile e troppo economico. Un altro esempio della scarsa sensibilità nella prevenzione sanitaria è il basso tasso di vaccinazione: solo un terzo delle persone oltre i 65 anni in Svizzera si vaccina contro l’influenza, mentre in Danimarca sono più dei tre quarti. Il conto di questa prevenzione mancata arriva più tardi sotto forma di costi sanitari più elevati.

Tre persone discutono
Heike Geiling (a destra) in dialogo con le due conduttrici Claire Micallef (a sinistra) e Camille Kündig. Swissinfo

Ascoltate la nuova puntata del nostro podcast “Ade merci, Schweiz”! / “Adieu, merci la Suisse”. Si parla delle sfide culturali del trasferimento all’estero.

Emigrare significa più che trovare un nuovo luogo di residenza. Vuol dire orientarsi in una nuova cultura. Come riuscire a integrarsi nella vita quotidiana? Quale ruolo hanno la comunicazione, le regole non dette e i propri valori? La quarta puntata del podcast di Swissinfo “Ade merci, Schweiz” (in svizzero-tedesco) / “Adieu, merci la Suisse ” (in francese) approfondisce ciò che conta per arrivare e ambientarsi in una nuova cultura.

Ospite di questo episodio è la formatrice interculturale Heike Geiling con cui le mie colleghe affrontano temi come la comunicazione diretta e indiretta, le fasi dello shock culturale e come adattarsi senza perdere sé stessi.

La puntata offre spunti personali e concreti per l’integrazione all’estero – dalla gestione delle differenze culturali alla costruzione consapevole di relazioni e amicizie.

Persona dietro una grata di metallo
Il pluriomicida Werner Ferrari, qui in una foto del 2003, è deceduto. Keystone / Dorothea Mueller

Il serial killer Werner Ferrari è morto in prigione. Chi è responsabile della sepoltura dei degli autori di crimini incarcerati?

Vi dice qualcosa il nome Werner Ferrari? Negli anni Ottanta una serie di omicidi di bambini ha gettato la Svizzera nel terrore; Ferrari è stato condannato all’ergastolo per quattro omicidi. Ora, dopo una grave malattia, è morto a 78 anni nel reparto anziani del penitenziario di Lenzburg.

“Come si seppellisce un serial killer?” si chiede l’Aargauer Zeitung. La Costituzione federale prescrive il rispetto della dignità umana, si legge nell’articolo. Questo vale anche per qualcuno come Werner Ferrari.

Di norma, il processo dopo un decesso in carcere è simile a quello all’esterno. I familiari vengono informati e organizzano la sepoltura. Alcuni detenuti esprimono desideri prima di morire. Ferrari non ha lasciato né parenti, né desideri.

In tal caso decide il Comune dell’ultimo domicilio della persona, che per Ferrari è Olten. Alcuni detenuti chiedono una cerimonia funebre in carcere, che si svolge in forma ristretta e senza partecipanti esterni.

Numero 17 con decorazioni natalizie
SWI swissinfo.ch

Il Calendario dell’Avvento della Svizzera insolita

Ogni giorno, fino al 24 dicembre, nella nostra rassegna stampa vi proponiamo un articolo a sorpresa selezionato dalla nostra serie “La Svizzera insolita”. Scoprite storie curiose e talvolta bizzarre che svelano il lato meno conosciuto del Paese. 

Cliccate qui per aprire la storia di oggi 

Tradotto con supporto dell’IA/Zz

I più letti
Quinta Svizzera

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR