Lotta di piazza e… nella segatura nel 2019 in Svizzera
La 16enne attivista per il clima Greta Thunberg al suo arrivo alla stazione ferroviaria di Davos, dove, in margine al Forum economico mondiale (WEF), ha voluto attirare l'attenzione planetaria sulla gravità del riscaldamento globale. 23 gennaio 2019. Foto Valentin Flauraud/Keystone
Valentin Flauraud/Keystone
Attivisti mettono in guardia contro l'estensione della rete di telefonia mobile allo standard 5G, a margine della sessione primaverile delle Camere federali a Berna. 5 marzo 2019. Foto Alessandro della Valle/Keystone
Alessandro Della Valle/Keystone
Un viaggio organizzato dall'azienda di cosmetici "Jeunesse Global" fa confluire d'un sol colpo 4'000 turisti cinesi al Parco Inseli a Lucerna. 13 maggio 2019. Foto Urs Flüeler/Keystone
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Barche arenate lungo le rive del lago Gruyère, prosciugato dalla siccità, vicino a La Roche, nel cantone di Friburgo. 20 aprile 2019. Foto Adrien Perritaz/Keystone
Adrien Perritaz/Keystone
Partecipanti allo sciopero nazionale delle donne a Ginevra. Le manifestanti hanno voluto attirare l'attenzione sulle disuguaglianze salariali tra i sessi, la pressione sulle lavoratrici a tempo parziale, il lavoro domestico non retribuito e la violenza sessuale. 14 giugno 2019. Foto Martial Trezzini/Keystone
Martial Trezzini/Keystone
Una tempesta improvvisa, accompagnata da violente piogge, ha causato esondazioni, con conseguenti gravi danni in diversi luoghi nel cantone di Neuchâtel, come qui a Dombresson. 22 giugno 2019. Foto Laurent Gillieron/Keystone
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Figuranti durante una prova dello spettacolo della "Fete des Vignerons", nell'arena appositamente allestita a Vevey per accogliere 20'000 spettatori. La celebre Festa dei viticoltori di Vevey si svolge solo ogni 25 anni. Nel 2019 si è tenuta dal 18 luglio all'11 agosto. Foto Laurent Gillieron/Keystone
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Un corridore alla partenza delle prove libere dei Campionati del mondo di sci su erba, a Marbachegg, nel cantone di Lucerna. In competizione c'erano un'ottantina di atleti di dieci nazioni. 13 agosto 2019. Foto Alexandra Wey/Keystone
Alexandra Wey/Keystone
Christian Stucki esulta dopo la vittoria contro Joel Wicki alla finalissima della Festa della lotta svizzera a Zugo, 25 agosto 2019. Foto Alexandra Wey/Keystone
Alexandra Wey/Keystone
La nuova banconota da 100 franchi è presentata al pubblico a Berna. 3 settembre 2019. Foto Peter Klaunzer/Keystone
Peter Klaunzer/Keystone
Il cacciatore Peter Marugg fa una pausa e fuma la pipa nella zona di Roggen, a Klosters, È la seconda settimana della stagione della caccia alta nei Grigioni. 19 settembre 2019. Foto Gian Ehrenzeller/Keystone
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Veduta aerea sulla cerimonia della bandiera delle Olimpiadi giovanili invernali del 2020 che si svolgeranno a Losanna dal 10 al 19 gennaio. Alla cerimonia hanno partecipato giovani provenienti da tutto il cantone di Vaud. 19 settembre 2019. Foto Valentin Flauraud/Keystone
Valentin Flauraud/Keystone
Pannelli solari fissati su piattaforme galleggianti sul "Lac des Toules", un bacino idrico alpino a Bourg-Saint-Pierre, in Vallese. 8 ottobre 2019. Foto Valentin Flauraud/Keystone
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La presidente dei Verdi svizzeri Regula Rytz (a destra) e la parlamentare cantonale Natalie Imboden esultano per il trionfo del Partito ecologista alle elezioni federali, 20 ottobre 2019. Foto Peter Schneider/Keystone
Peter Schneider/Keystone
Il ministro svizzero Alain Berset fa un grande salto sul palco nella Piazza federale a Berna, durante le celebrazioni per la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia. 20 novembre 2019. Foto Marcel Bieri/Keystone
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Uno schermo sul quale da ON si passerà ad OFF, in occasione dello spegnimento ufficiale della centrale nucleare di Mühleberg, nel cantone di Berna, dopo 47 anni di servizio. La disattivazione della centrale durerà fino al 2034. 20 dicembre 2019. Foto Anthony Anex/Keystone
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Catastrofe climatica, sciopero climatico, salvataggio climatico, elezioni climatiche: nel 2019 il clima è stato il tema dominante anche in Svizzera.
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Studi in scienze politiche e storia all'Università di Berna. Esperienze presso Reuters, Der Bund, Berner Zeitung e Radio Förderband. Interessato alla pratica della moderna democrazia diretta svizzera in tutte le sue sfaccettature. Sempre al centro: il cittadino.
È iniziato a gennaio quando una ragazzina, la fondatrice svedese degli scioperi scolastici per salvare il clima Greta Thunberg, ha rubato la scena a presidenti, capi di governo e ministri presenti al Forum economico mondiale (WEF) di Davos. E si è concluso in autunno, quando i Verdi sono stati i grandi vincitori delle elezioni parlamentari federali del 20 ottobre, anche se la loro vittoria non è bastata per conquistare il primo seggio del Partito ecologista svizzero nel governo elvetico in dicembre.
Se la lotta contro il riscaldamento globale ha prevalso, sulla scena politica elvetica nel 2019 non sono mancate altre tematiche importanti. Fra di esse spicca lo sciopero delle donne. Il 14 giugno, circa 500’000 persone sono scese in piazza in tutto il Paese: si è trattato della più grande manifestazione politica nella Confederazione dallo sciopero generale di 100 anni fa, sottolinea l’Unione sindacala svizzera.
I partecipanti, tra cui anche degli uomini, hanno manifestato per l’uguaglianza tra i generi, in particolare per la parità salariale. Perché, mediamente, ancora oggi, le donne in Svizzera guadagnano quasi il 20% in meno degli uomini per lo stesso lavoro. E questo 38 anni dopo che il popolo svizzero ha votato sì alla parità tra uomini e donne.
Sia lo sciopero per la parità sia quello per il clima sono stati il simbolo e il motore di quello che poi è successo alla fine di ottobre: i Verdi e le donne hanno conseguito risultati storici alle elezioni federali.
Tra gli eventi fuori dall’ordinario che hanno segnato il 2019, da segnalare l’incoronazione dell’unico re della Confederazione. Il 25 agosto a Zugo, il bernese Christian Stucki ha messo a terra il suo ultimo avversario in un ring coperto di segatura alla Festa federale di lotta svizzera. Il colosso – Stucki pesa circa 150 chili ed è alto due metri – conquistando così la corona del re. Il suo regno dura tre anni e le sue insegne reali sono una corona d’alloro. A casa si è portato anche il magnifico toro vinto a Zugo.
A metà dicembre Stucki è stato poi eletto “Sportivo svizzero dell’anno”. Re Roger Federer, il miglior tennista di tutti i tempi, ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Nemmeno la Svizzera tollera due re.
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