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Rinviata la prova per la prima nube artificiale di Expo.02

Una nube artificiale avvolgerà il "Bar degli angeli" dell'arteplage di Yverdon-les-Bains Keystone

La prima prova pubblica di nuvola artificiale prevista per l'arteplage di Yverdon-les-Bains è stata annullata a causa di un forte vento da ovest. Viste le condizioni meteorologiche, probabilmente non ci saranno nuovi tentativi prima della settimana prossima.

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 aprile 2001 minuti

Il dispositivo di vaporizzazione dell'acqua pompata nel lago ha dato mercoledì i primi buoni risultati. «Siamo convinti che funzionerà», ha indicato a Yverdon-les-Bains Ruedi Rast, il direttore tecnico di Expo.02, in una conferenza stampa.

Il vento che si è rafforzato nel pomeriggio ha però impedito la continuazione dei test. Gli ingegneri americani Ricardo Scofidio e Dirk Hebel, ideatori del progetto, hanno tuttavia presentato il dispositivo tecnico.

La nube è prodotta grazie al convogliamento di acqua ad alta pressione in tubi di circa due centimetri di diametro. L'acqua viene in seguito espulsa attraverso fessure diposte lungo i tubi, producendo l'effetto della vaporizzazione, ha spiegato Scofidio.

I primi test poggiano su una struttura di tubature che comprende un migliaio di fessure di vaporizzazione, ha indicato Noël Schneider, responsabile delle costruzioni dell'arteplage di Yverdon-les-Bains. Il dispositivo finale prevede da 10 a 20 mila fessure disposte lungo 14 km di tubi.

La nuvola artificiale, creata sopra il lago a un centinaio di metri dalla riva, sarà lunga 120 metri, larga 50 e alta 14. La direzione della massa d'acqua vaporizzata verrà modificata in funzione del vento, ma potrà anche essere modellata intervenendo direttamente sul dispositivo.

La nube sarà sospesa a circa dodici metri dalla superficie del lago, ha ricordato Schneider. Avvolgerà il «Bar degli angeli», previsto come luogo di ristoro e di rilassamento per i visitatori dell'arteplage. Le fessure di vaporizzazione saranno integrate alla costruzione, alla quale si accederà attraverso un molo.Tale tecnica è già utilizzata in agricoltura nelle regioni aride degli Stati Uniti, ha precisato Scofidio, nonché in Giappone nell'edilizia.

swissinfo e agenzie

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