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I ghiacciai svizzeri continuano a fondere

Dettaglio del ghiacciaio Clariden nel Canton Uri, ricoperto dalla prima neve autunnale Keystone

I ghiacciai svizzeri si accorciano ancora: lo evidenziano le rilevazioni ufficiali conclusesi lo scorso autunno.

La commissione glaciologica dell’Accademia svizzera di scienze naturali misura regolarmente 121 ghiacciai.

58 ghiacciai su 64 si sono ritirati

I ghiacciai svizzeri hanno continuato a sciogliersi anche nel periodo 2001-2002. Sui 64 posti sotto osservazione, 58 si sono ritirati, due sono avanzati e quattro sono rimasti stabili.

Globalmente i 121 ghiacciai svizzeri hanno mostrato un comportamento omogeneo che non era più registrato da molto tempo.

Il numero di ghiacciai che non sono diminuiti è rimasto molto basso. La riduzione maggiore, di 94 metri, è stata rilevata sul ghiacciaio grigionese del Suretta. All’opposto, in Vallese, quello del Mont Durant è avanzato di sei metri.

Gli effetti del clima

Il consistente ritiro di quello del Suretta, dopo l’avanzata eccezionale dell’annata precedente, non è sorprendente: una vecchia coltre di neve molto spessa e compatta ricopriva la parte terminale del ghiacciaio e gli impediva di fondere.

Ma ora – ha spiegato l’esperto zurighese Martin Hoelzle – il nevaio protettore è sparito e le masse di ghiaccio accumulate direttamente a livello della lingua del ghiacciaio hanno ricominciato a sciogliersi rapidamente.

Diversi altri ghiacciai, soprattutto di piccole dimensioni, sono pure regrediti in maniera consistente per questo effetto ritardato. E più grande è il ghiacciaio – ha aggiunto Hoelzle -più il suo fronte ci mette tempo a reagire. Per quello di Aletsch, ad esempio, possono occorrere fino a dieci anni.

Le precipitazioni

Oltre alla semplice lunghezza, il bilancio di variazione della massa totale è stato determinato per ghiacciai del Basodino (TI), del Gries (VS) e della Silvretta (GR). Questi rilevamenti implicano più mezzi, ma danno informazioni molto dettagliate e rilevano immediatamente l’influenza del clima.

Dopo un’annata in cui, in seguito a importanti precipitazioni, la differenza fra l’apporto nevoso e lo scioglimento d’insieme era positiva o per lo meno equilibrata, tutti e tre i ghiacciai hanno subito una perdita di massa nel 2001/02.

Il bilancio negativo maggiore è stato rilevato sul ghiacciaio del Gries, nella regione della Novena. Il deficit minore al Silvretta, nel Prattigau grigionese.

In una recente intervista concessa a swissinfo l’esperto di ghiacciai Martin Hoelzle aveva sottolineato l’importanza dei ghiacciai come indicatori delle variazioni climatiche.

“Se si ritirano vuol dire che il clima sta cambiando. E ciò significa anche che il nostro ambiente e il sistema metereologico stanno cambiando, con possibili conseguenze negative, come l’aumento dei temporali e delle inondazioni”.

swissinfo e agenzie

L’ultimo rapporto annuale della commissione glaciologica dell’Accademia svizzera di scienze naturali (ASSN) conferma il riscaldamento climatico, che continua a far sciogliere i ghiacciai alpini.

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