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La politica del tempo di Pascal Couchepin

Pascal Couchepin sull'isola di San Pietro: nuove proposte per conciliare lavoro e famiglia Keystone

In occasione del decimo incontro con i giornalisti all'Isola di San Pietro, il ministro radicale si è chinato sul complesso rapporto tra tempo, politica e progesso sociale nella società attuale.

Prendendo spunto dalle riflessioni del sociologo tedesco Hartmut Rosa sull’accelerazione temporale, Pascal Couchepin ha illustrato le proprie soluzioni per ridare allo Stato il necessario ruolo stabilizzatore.

Per la decima volta dall’inizio della sua carriera in Governo, il consigliere federale ha scelto l’isola di San Pietro sul lago di Bienne per il tradizionale incontro annuale con i rappresentanti della stampa.

Il ministro dell’Interno ha colto l’occasione per riflettere sui rapporti tra tempo e politica con l’intervento del sociologo germanico Hartmut Rosa, autore di un saggio basato sullo studio delle strutture temporali e del loro cambiamento nel corso degli ultimi decenni.

Secondo Rosa la società contemporanea ha vissuto una triplice accelerazione – tecnica, del ritmo di vita e dal profilo dell’evoluzione sociale – e ciò permette di spiegare diversi fenomeni concreti di rilevanza politica. Il ministro radicale ha indicato in quale maniera la politica deve «affrontare di petto» questa nuova situazione.

Punto di riferimento

La politica deve fungere da freno al processo di accelerazione? No, ha risposto convinto Pascal Couchepin: «ciò sarebbe totalmente sbagliato e, fortunatamente, nemmeno realizzabile».

Il compito della politica, secondo il ministro, «è di impedire che i cittadini siano travolti dal processo di accelerazione in atto: essa deve battersi per preservare o per ristabilire il più ampio margine di autodeterminazione individuale e collettiva».

Lo Stato, ha sintetizzato, deve essere uno stabilizzatore, in grado di garantire sicurezza – per esempio una rendita nell’età della vecchiaia o in caso di malattia – e costituire un punto di riferimento.

Strumento efficace

Proseguendo le proprie riflessioni sul tempo, Pascal Couchepin ha evidenziato come le scelte politiche dei cittadini elettori siano, a loro volta, sempre più svincolate da prospettive di lungo periodo e dettate da logiche contingenti.

In questo scenario, la politica – se non migliora costantemente la sua capacità di risolvere i problemi e restare al passo con i tempi – «rischia di diventare un sistema anacronistico che arranca a rimorchio del cambiamento». A questo proposito, Couchepin ha poi osservato che il sistema elvetico, se confrontato per esempio alla rapidità con cui il nuovo presidente francese Nicolas Sarkozy ha potuto effettuare importanti cambiamenti legislativi, può apparire lento e macchinoso.

Un’impressione non del tutto condivisa dal ministro: «forse siamo tendenzialmente più lenti degli altri, però abbiamo anche punti di forza: ad esempio, il fatto che l’esecutivo sia eletto dal Parlamento riduce la fugacità della politica e consente di operare scelte ben ponderate».

Creare tempo libero

Couchepin ha quindi sottolineato che lo Stato può e deve intervenire in maniera accorta per migliorare la qualità di vita del cittadino, liberando nel limite del possibile i cittadini dalla costrizione di seguire sempre il medesimo ritmo di vita, sovente risultato della poca compatibilità tra orari di lavoro e impegni famigliari.

Uno dei possibili metodi per «allentare i rigidi limiti del tempo» – ha indicato Couchepin – è per esempio quello di introdurre un sistema di buoni per la custodia dei figli fuori dalle famiglie: lo Stato, invece di sovvenzionare soltanto i fornitori di prestazioni (asili nido) intende mettere a disposizione dei genitori una determinata somma che essi possono poi utilizzare liberamente nella scelta dell’asilo nido più adeguato alle loro esigenze. Il Consiglio federale ha deciso mercoledì di sostenere l’attuazione di progetti pilota in questo ambito.

Pascal Couchepin ha sottolineato che «questa forma di finanziamento orientata alla domanda consentirà di creare strutture flessibili per le persone con orari di lavoro irregolari».

Borsa del tempo

Tra le altre proposte di misure concrete, il ministro dell’Interno ha espresso l’intenzione di sviluppare in futuro una «borsa del tempo». Praticamente, ha spiegato Couchepin, pensionati e altri interessati potrebbero fornire – su base volontaria e gratuitamente – semplici prestazioni di cura e assistenza che non richiedono una formazione specifica.

A compensazione della prestazione fornita, ai volontari sarebbe rilasciato un buono da utilizzare per fruire di cure e assistenza: «un sistema come questo ha il vantaggio di valorizzare il tempo di chi fornisce queste prestazioni», ha sottolineato Couchepin.

Verso la presidenza

A conclusione dell’incontro, Pascal Couchepin ha rivolto lo sguardo al futuro, e più precisamente all’anno prossimo in cui ricoprirà la carica di presidente della Confederazione. L’elezione è prevista il 12 dicembre 2007.

Facendo riferimento ai toni sempre più accesi assunti nelle ultime settimane dalla campagna in vista delle imminenti elezioni, il ministro vallesano si è infatti ripromesso di rammentare con forza ai vari schieramenti la necessità di evitare certi eccessi e di operare affinché – come recita il titolo italiano di un suo libro-intervista pubblicato nel 2002 – «la politica torni protagonista».

swissinfo, Andrea Clementi

È nato a Martigny (Vallese) il 5 aprile 1942. Ha conseguito la laurea in giurisprudenza all’Università di Losanna e il brevetto di avvocato-notaio nel suo cantone di origine. Membro del Partito liberale radicale vallesano, Pascal Couchepin è stato eletto in Consiglio nazionale nel 1979 ed è entrato in Governo nel 1998.

Fino alla fine del 2002 ha diretto il Dipartimento federale dell’economia, mentre dal 2003 è titolare di quello dell’Interno, che comprende sicurezza sociale, sanità, educazione, formazione, ricerca e cultura. È candidato alla rielezione del consiglio federale e alla carica di presidente della Confederazione per il 2008. Il rinnovo integrale dell’esecutivo elvetico avrà luogo il 12 dicembre 2007. Pascal Couchepin è sposato e padre di tre figli.

Situata sul lago di Bienne (Cantone di Berna), l’isola ha ospitato illustri personaggi quali Johann Goethe e l’imperatrice Giuseppina, prima moglie di Napoleone. Ma il luogo è soprattutto associato a Jean-Jacques Rousseau, che vi si rifugiò per qualche mese nel 1765, soggiornando nel monastero cluniacense. Il celebre filosofo ne descrisse poi la bellezza nelle sue «Fantasticherie di un passeggiatore solitario», un libro caro a Pascal Couchepin.

Quella, piovosa, del 2007 sarà comunque la decima e ultima edizione sull’isola dell’incontro con la stampa : in caso di rielezione, il ministro ha espresso la volontà di iniziare un nuovo ciclo nella località bernese di Zimmerwald, scelta a suo tempo da Lenin e Trotsky.

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