Quando il design di moda svizzero ed egiziano si incontrano
Dopo dodici settimane di scambio, cinque giovani designer selezionati per la prima residenza di moda organizzata a Zurigo e al Cairo da Fashion Revolution hanno presentato al pubblico i risultati del loro lavoro.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Sono una video-giornalista con esperienza, appassionata nel rendere accessibili e coinvolgenti argomenti complessi attraverso una narrazione multimediale avvincente. Concentrandomi su temi sociali e ambientali, produco diversi formati video su un'ampia gamma di argomenti, specializzandomi in video esplicativi d'impatto con motion graphics e animazione stop-motion.
Durante i miei studi di cinema, letteratura inglese e giornalismo, ho fatto esperienza in radio, televisione e stampa in tutta la Svizzera. Dopo aver collaborato con il team Image & Sound del Locarno Film Festival, nel 2018 sono entrata a far parte di SWI swissinfo.ch per produrre reportage locali e internazionali.
Analizzo i rischi, le opportunità e gli impatti concreti dell'intelligenza artificiale sulla società e sulla vita quotidiana. Approdata a SWI swissinfo.ch nel 2020, traduco la complessità della scienza e della tecnologia in storie che parlano a un pubblico globale.
Nata a Milano in una famiglia italo-egiziana, mi interesso di sapere e scrittura fin da bambina. Ho lavorato tra Milano e Parigi come redattrice plurilingue per riviste tecnologiche fino alla svolta nel giornalismo internazionale con SWI swissinfo.ch.
Nell’ampio locale dell’ex poligono di tiro della polizia zurighese c’è gran fermento. Designer e membri dell’organizzazione accendono i riflettori sulle loro creazioni e sistemano gli ultimi dettagli dell’esposizione. Poco più tardi, decine di persone curiose sbucano dalla provvisoria scala di metallo e si spargono attorno agli stand sui quali le stiliste e gli stilisti hanno messo in bella mostra cappellini, gonne, gioielli e borsette.
A prima vista poco accomuna le creazioni esposte, se non che sono tutte opere realizzate a partire da tessuti riciclati. Una tovaglia ricamata si è trasformata in gonna, una spugna in un cappellino. “Il tema dell’upcycling si è sviluppato con il tempo, è stato un caso che tutti i designer selezionati s’interessassero a questa tecnica” spiega Jamil Mokhtar, co-direttore di Fashion Revolution Svizzera. “Quando si vede il mercato degli abiti di seconda mano in Egitto, che arrivano dalla Svizzera o dai Paesi occidentali in generale, penso che questo tema sia molto pertinente.”
Per Alaa Abo El Goud, creare dei vestiti a partire da tessili di seconda mano era una nuova esperienza. “Quello che cercavo al Cairo e che non ho trovato era un mentore che mi guidasse, e ho scoperto qui [in Svizzera] come funziona l’upcycling. Questo mi ha aiutata ad allargare i miei orizzonti e a pensare diversamente nel fare arte tessile.”
La residenza di moda organizzata da Fashion Revolution Svizzera ed Egitto era un progetto pilota che l’associazione spera di potere riproporre.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Cultura
Moda sostenibile, quando gli scarti tessili diventano capi di design
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un gruppo di stiliste e stilisti svizzeri ed egiziani si sono uniti per combattere l’industria della fast fashion.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.