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Test con munizioni all’uranio impoverito furono fatti anche a Zurigo

Un proiettile all'uranio impoverito, impiegato dalla NATO in Bosnia nel 1995 swissinfo.ch

Negli anni '60, la Oerlikon Contraves ha sparato non più di 133 proiettili contenenti uranio impoverito, in prove di tiro effettuate nel canton Svitto, a Ginevra e anche presso la sede principale di Zurigo. Secondo la società, i casi di leucemia fra i suoi dipendenti non riguardano persone che hanno partecipato a tali test.

In un comunicato diffuso giovedì, Oerlikon Contraves informa di avere trasmesso alle autorità di Svitto, Zurigo e Ginevra il suo rapporto sui test con munizioni all’uranio impoverito. La nota cita per la prima volta anche i test effettuati presso la casa madre di Zurigo-Oerlikon.

Stando alla nota, le ricerche interne hanno rivelato che le munizioni contenevano ognuna fra i 40 e i 75 grammi di uranio impoverito. 62 di questi proiettili sono stati esplosi fra il 1966 e il 1968 al poligono di tiro che Contraves possiede a Oschenboden, nel comune svittese di Unteriberg.

In un canale di tiro sotterraneo a Ginevra-Cointrin – che apparteneva alla Hispano Suiza, poi rilevata da Contraves – sono stati sparati alla fine degli anni ’60 fino a 50 proiettili all’uranio, mentre a Zurigo-Oerlikon, in un altro canale sotterraneo, sono stati eseguiti fra il 1968 e il 1969 test con 21 proiettili al massimo.

Secondo la Oelikon Contraves, questi ultimi test facevano parte di uno studio volto a verificare l’efficacia dei vari materiali. Dopo ogni test, il canale di tiro sotterraneo veniva ripulito. L’impianto è rimasto a lungo inutilizzato ed è stato definitivamente smantellato nel 1999. Il materiale estratto è stato eliminato fra i rifiuti speciali.

L’azienda produttrice di armamenti sottolinea che nel corso delle prove di tiro sono state rispettate tutte le misure di sicurezza in vigore all’epoca. Contraves precisa inoltre di non avere mai prodotto, né messo in vendita munizioni all’uranio impoverito.

swissinfo e agenzie

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