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Un pesce «animale dell’anno»

Il temolo, preda gradita ai pescatori, ama le acque pulite (Pro Natura)

La vita del temolo, un tempo assai diffuso nei corsi d'acqua svizzeri, si sta facendo sempre più difficile. Nominandolo «animale dell'anno 2007», Pro Natura vuole richiamare l'attenzione sulla sua sorte.

La più importante associazione di difesa della natura elvetica spera di poter ridare al temolo un habitat in cui possa prosperare.

Il temolo è stato designato da Pro Natura animale dell’anno 2007. Per l’associazione ambientalista, questo pesce è un vero e proprio «portabandiera» e non solo per la sua pinna dorsale, particolarmente sviluppata nel maschio, che viene comunemente chiamata «stendardo».

In effetti il temolo è una sentinella dell’ambiente. Molto sensibile all’inquinamento, è una specie che non si presta ad essere allevata e che ama i fiumi con acque limpide e ben ossigenate. In Svizzera, questo pesce è minacciato proprio a causa delle condizioni attuali di fiumi e ruscelli.

Il temolo ha un colore grigio-argenteo ed è cosparso di macchie e strisce gialle o rossastre. Da adulto misura tra i 30 e i 50 centimetri. I grandi individui possono raggiungere anche i 70 centimetri e pesare 3 chili. Nell’Europa centrale può raggiungere i 10 anni d’età.

Il temolo piace ai buongustai che apprezzano la sua carne dal delicato sentore di timo. Proprio a questa pianta aromatica il temolo deve il suo nome latino di Thymallus.

In pericolo

Scegliendo il temolo come animale dell’anno per il 2007, Pro Natura punta l’indice accusatore contro l’incanalamento e lo sfruttamento sconsiderati dei corsi d’acqua.

In una nota, l’associazione ambientalista sottolinea come la costruzione di sbarramenti per la produzione di elettricità, su quei tratti di fiume dove si riproduce il temolo, abbia conseguenze devastanti per la specie.

Le dighe, oltre a costituire sovente ostacoli insormontabili che separano le popolazioni di temolo, frenano la corrente. Se l’acqua non scorre come dovrebbe il letto del fiume si riempie di limo che ricopre la ghiaia e la sabbia e per i temoli deporre le uova diventa difficile.

Inoltre, la continua variazione dell’intensità di sfruttamento delle acque – a piene artificiali si alternano deflussi insufficienti – causa gravi alterazioni al regime idrologico con conseguenze nefaste per la fauna ittica.

Per fiumi più naturali

Pro Natura ha lanciato la campagna «Liberate i nostri fiumi!» affinché i corsi d’acqua «ritrovino una dinamica più naturale».

L’organizzazione promuove progetti di «rinaturazione» dei fiumi in tutta la Svizzera e si batte «per deflussi residuali più importanti nei fiumi e per una regolamentazione vincolante dello sfruttamento idroelettrico per concata».

swissinfo ed agenzie

Pro Natura è la maggiore associazione svizzera di protezione dell’ambiente. Attiva dal 1909, ha più di 100’000 membri.

I principali obiettivi dell’associazione sono: garantire la sopravvivenza a lungo termine delle specie e degli habitat; favorire la natura nelle zone agricole, nei boschi e nelle agglomerazioni; permettere che continuino ad esistere delle zone selvatiche.

Ogni anno, Pro Natura nomina un «animale dell’anno» con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla specie prescelta. Nel 2006 l’animale dell’anno è stato lo stambecco.

Altri nominati sono stati la lucertola agile (2005), la lepre grigia (2004), la farfalla macaone (2003) e la formica (2002).

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