Ricercatori svizzeri e francesi hanno trovato il modo di raddoppiare la durata di vita di frutta e verdura, attraverso una tecnica di decontaminazione che combina raggi ultravioletti e ozono.
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Oggi tra il 10 e il 20% dei prodotti dell’orto venduti al banco finiscono nella pattumiera. Grazie alle nuove tecniche di purificazione, la durata di vita potrebbe passare dagli attuali tre a cinque o sei giorni, ha indicato Remo Cicciarelli dell’Istituto di tecnologie di vita dell’Alta scuola specializzata della Svizzera occidentale.
Sia i raggi ultravioletti che l’ozono hanno un effetto antimicrobico e battericida. La combinazione dei due permette dunque di ottenere un effetto sinergico, mentre l’ozono va a trattare le zone di ombra non toccate direttamente dalle radiazioni.
Al termine di due anni di ricerche, un prototipo preindustriale è pronto, precisa Cicciarelli. I test realizzati in Francia sui pomodori e le albicocche hanno dato esito positivo, ma prima di passare a una produzione su scala industriale saranno necessarie ulteriori analisi. Questa tecnologia innovativa può essere utilizzata in diversi ambiti, sostituendo ad esempio i processi di decontaminazione basati sui prodotti clorati, vietati in Svizzera.
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