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L’appello dei cristiani svizzeri per un sostegno ad Israele

Bandiere svizzere ed israeliane sulla Piazza federale Keystone

Circa 3000 cristiani si sono ritrovati sabato a Berna, dove hanno chiesto al Consiglio federale e al Parlamento di ingaggiarsi in favore del diritto all'esistenza dello Stato ebraico.

La ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey è stata aspramente criticata a causa della sua attitudine durante il conflitto libanese.

La manifestazione è stata convocata dalla Comunità di lavoro delle opere svizzere in favore di Israele, comprendente una ventina di gruppi cristiani.

I circa 3000 partecipanti si sono riuniti sulla Piazza federale, dove hanno approvato una risoluzione in cui chiedono al governo elvetico e al Parlamento di pronunciarsi «in modo chiaro e netto» per il diritto ad esistere di Israele.

Critiche a Calmy-Rey e mass media

Il consigliere nazionale Christian Waber dell’Unione democratica federale, ha deplorato che la popolazione elvetica abbia perso il suo amore per Israele.

La colpa – ha affermato – è tra l’altro dei mass media, che hanno riferito unilateralmente e addossando ogni colpa ai «cattivi ebrei».

Il deputato del piccolo partito cristiano conservatore ha criticato anche la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey per la sua presa di posizione – a suo dire anti-israeliana – durante il conflitto tra gli Hezbollah libanesi e Israele.

A metà luglio, Calmy-Rey aveva condannato l’intervento israeliano giudicandolo «sproporzionato».

Nessun israelita di sabato

Dopo preghiere e canti, hanno parlato altri esponenti del movimento, che si caratterizza per il suo orientamento teologico e politico rigorosamente fondato sulle Sacre Scritture e per il quale lo Stato di Israele è il compimento di profezie bibliche.

Alla manifestazione non hanno partecipato organizzazioni ebraiche, in quanto di sabato, giorno dello Shabbat, non è possibile per gli israeliti partecipare a un simile evento.

L’ambasciatore israeliano a Berna ha espresso la sua gioia agli organizzatori per la loro iniziativa, hanno indicato questi ultimi.

swissinfo e agenzie

La Comunità di lavoro delle opere svizzere in favore di Israele raggruppa opere assistenziali cristiane e organizzazioni, il cui scopo comune è di sostenere il popolo ebreo e lo Stato di Israele.

È persuasa che Dio abbia salvato il mondo attraverso Israele. Sempre attraverso lo Stato ebraico, ha trasmesso la sua parola e donato il Redentore Gesù Cristo.

La Comunità affonda quindi le sue radici spirituali in Israele. Crede che Dio abbia stabilito un legame eterno con il popolo ebraico e che gli abbia promesso il suo territorio per l’eternità.

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