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L’esercito piu’ piccolo del mondo

Le Guardie Svizzere, vennero istituite nel 1506 da papa Giulio II, con l'unico incarico di assicurare la custodia della Sacra Persona del Papa e della Sua residenza.

Costituiscono uno dei gradi ufficiali della Curia nell’ambito della Casa pontificia.

Oltre alle Guardie svizzere, a difesa del Vaticano esistevano un tempo altri due corpi armati: la Guardia Nobile, sorta nel 1801, e la Guardia Palatina, nata nel 1850.

Restano solo gli svizzeri

Il 15 settembre 1970 Paolo VI decise di sopprimere tutti i corpi militari, ad eccezione delle Guardie svizzere che devono svolgere il servizio militare e di sorveglianza con la nobiltà che le ha sempre contraddistinte.

Le Guardie svizzere, che non sono comunque mai state truppa da guerra, contano oggi 100 soldati effettivi -secondo quanto prevede il regolamento riformato da Giovanni Paolo II nel 1979- con quattro ufficiali, sei alabardieri e due tamburini.

Ma nonostante le dimensioni ridotte, le guardie del corpo di Sua Santità osservano una rigida disciplina militare.

Perché i confederati?

Quale motivo spinse il Pontefice a scegliere gli armati dei cantoni elvetici? La fama militare della fanteria svizzera, ai primi del Quattrocento attraversava tutta l’Europa: già nel 1478 papa Sisto IV desiderava ingaggiare soldati svizzeri per cacciare gli ultimi Sforza dal Ducato di Milano.

Era convinzione anche di Niccolò Machiavelli, segretario della cancelleria della Repubblica Fiorentina, che i soldati svizzeri avrebbero potuto conquistare l’Italia senza ostacoli. Giulio II riprese il progetto politico di Alessandro VI Borgia di costruire un grande stato della Chiesa.

Il sacco di Roma

Il 6 maggio 1527 segna la data più eroica nella storia del corpo. Durante il sacco di Roma, per difendere Clemente VII dai Lanzichenecchi, le poche guardie svizzere si trovano a sostenere un’impari prova e solo il coraggio del capitano Kaspar Roist permette il salvataggio del Papa.

Con 147 soldati tenta di difendere il Vaticano, mentre i rimanenti portano il pontefice in salvo a Castel Sant’Angelo. Si racconta che i lanzichenecchi uccisero il Roist e 147 guardie.

Fu sempre Giulio II a volere che i suoi soldati indossassero un’uniforme color arancio e azzurro, i colori della famiglia Della Rovere. Ma i compiti odierni delle Guardie svizzere non sono affatto militari.

Un lavoro come un altro

Lavorano otto ore al giorno, più gli straordinari; sorvegliano gli ingressi del Vaticano. Un paio di soldati accompagnano sempre il Papa in ogni suo spostamento.

Per quanto riguarda l’ordine interno alla Santa Sede, il piccolo esercito è suddiviso in tre squadre, delle quali, a turno, due sono in servizio ordinario e una a riposo.

La squadra libera lo è per modo di dire perchè resta a disposizione per le esercitazioni di addestramento permanente e per i servizi straordinari.

Gli ufficiali consigliano ai giovani di mantenere, quando escono dalle mura vaticane, un atteggiamento “discreto”, di non farsi notare troppo (in libera uscita, comunque, non indossano l’uniforme). Tutti devono rientrare in caserma per mezzanotte.

swissinfo e agenzie

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