
Sudan: Cpi processa ex capo milizia per crimini di guerra

(Keystone-ATS) L’ex capo di una milizia sudanese è comparso oggi al cospetto della Corte penale internazionale (Cpi) perché accusato di aver guidato una campagna di omicidi, stupri e torture nella regione del Darfur.
Su Ali Muhammad Ali Abd-Al-Rahman, alleato dell’autocrate deposto ad aprile 2019, Omar al-Bashir, pendono 31 capi d’imputazione per crimini di guerra e crimini contro l’umanità a causa del presunto ruolo dell’uomo nel conflitto di quasi 20 anni fa, in cui furono uccise 300 mila persone e due milioni e mezzo furono sfollate, secondo i dati dell’Onu.
“Ascolterete delle testimonianze secondo cui lui (Abd-Al-Rahman) e le sue forze hanno imperversato in differenti parti del Darfur”, ha detto ai giudici il procuratore capo, Karim Khan, accusando Abd-Al-Rahman “di avere inflitto forte dolore e sofferenza a donne, bambini e uomini nei villaggi” in cui è stato presente.
Il 72enne Abd-Al-Rahman, alto comandante della milizia Janjaweed, creata dal governo sudanese guidato da al-Bashir, si è dichiarato non colpevole: “Respingo tutte queste accuse. Sono innocente per tutte queste accuse”, ha detto ai giudici della Cpi.