Swiss Re: catastrofi naturali settore con potenziale di crescita
(Keystone-ATS) La copertura dei rischi derivanti da catastrofi naturali è un settore che fa gola a Swiss Re per il suo potenziale di crescita. È quanto affermato oggi davanti ai suoi investitori, riuniti a Londra, dal numero due mondiale della riassicurazione.
Il mercato in questo campo dovrebbe crescere dagli attuali 30 miliardi di dollari a 40 miliardi, si legge in un comunicato pubblicato da Swiss Re a margine dell’evento nella capitale britannica. “Intendiamo ampliare e diversificare ulteriormente il portafoglio legato alle catastrofi naturali, con un impatto positivo sugli utili”, scrive il gruppo elvetico.
Swiss Re non collega esplicitamente l’aumento dell’entità dei danni provocati da disastri naturali ai cambiamenti climatici. In una passata intervista, il CEO Christian Mumenthaler aveva affermato che, pur essendo in atto, i mutamenti ambientali non sono la causa diretta delle fatture gonfiate. Piuttosto, è la crescita economica e il fatto che si costruisca sempre di più in zone a rischio ad essere all’origine di tale evoluzione.
A Londra Swiss Re ha inoltre confermato la propria strategia a medio termine per migliorare la redditività, così come obiettivi e priorità. Una parte della tattica del gruppo è monetizzare le attività di ricerca e sviluppo per rafforzare la propria conoscenza dei rischi. In quest’ultimo ambito sono in corso 80 programmi che pesano per 300 milioni di dollari.
“La situazione del capitale di Swiss Re è molto solida e fornisce la base per interessanti opportunità di crescita e di guadagno per gli azionisti”, riporta la nota. Come previsto, nessuna informazione finanziaria è stata divulgata. Per rimanere attraente il riassicuratore zurighese intende proseguire nella sua politica, che prevede un aumento costante dei dividendi per i prossimi anni.