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Terremoto Ischia: due morti, salvi i bambini

Sono due i morti provocati dal sisma di magnitudo 4.0 che ieri sera, poco prima delle 21:00, ha colpito l'isola di Ischia, in particolare il comune di Casamicciola. KEYSTONE/AP ANSA/CESARE ABBATE sda-ats

(Keystone-ATS) Sono due i morti provocati dal sisma di magnitudo 4.0 che ieri sera, poco prima delle 21:00, ha colpito l’isola di Ischia, in particolare il comune di Casamicciola. Salvi i due bambini che erano rimasti intrappolati dalle macerie.

Restano in 15 i ricoverati all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (Napoli) sui 39 trasportati subito dopo il terremoto di ieri sera. Gli altri feriti sono stati dimessi. Uno, invece, è stato portato in eliambulanza all’ospedale Cardarelli di Napoli dove si trova ricoverato in prognosi riservata.

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Nel frattempo ci sono anche buone notizie: i vigili del fuoco hanno infatti estratto entrambi i bambini dalle macerie. I pompieri hanno salvato prima Mattias e in seguito Ciro. Entrambi sembrano stare bene.

Gli sfollati sono 2000 a Casamicciola e altri 600 a Lacco Ameno, numeri resi noti dal capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, che ha incontrato i sindaci dell’isola per fare un primo punto della situazione. Escluso l’allestimento di tendopoli, per l’accoglienza degli sfollati si confida di far ricorso alle diverse strutture ricettive presenti sull’isola verde.

Erano le 20.57 di ieri sera quando la terra ha iniziato a tremare. Per i turisti, tantissimi in questo periodo sull’isola verde, e per i residenti, l’estate si è fermata nel peggiore dei modi. Prima un boato poi la consapevolezza di quello che stava accadendo. Le suppellettili che cadevano, i mobili che si spostavano e poi il black-out, i crolli. “È stato peggio del terremoto del 1980”, racconta Giovanni. È stato un incubo che piano piano ha preso forma.

E c’è chi fugge. Sono i turisti che hanno letteralmente preso d’assalto il primo traghetto partito per Pozzuoli mentre c’è chi dorme in strada, su una panchina, aspettando le prossime navi per Napoli.

Le Forze Armate italiane hanno intanto messo a disposizione della Protezione Civile personale, mezzi e assetti tecnici per i primi interventi di supporto alla popolazione.

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