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Assemblea UDC: “sovranità in pericolo”, no a bilaterali III

(Keystone-ATS) “La sovranità nazionale è in pericolo”, no al nuovo pacchetto di bilaterali ter: questo il succo del discorso tenuto oggi dal presidente dell’UDC Toni Brunner ai delegati del suo partito riuniti in assemblea a Lugano.

Il consigliere nazionale sangallese ha cominciato il discorso in italiano, fra gli applausi. E ha invitato i ticinesi a votare UDC alle elezioni cantonali dell’11 aprile.

Brunner ha messo in guardia dal pericolo Europa per la sovranità nazionale. Rimanendo in tema, ha anche denunciato il permesso dato da Berna a un convoglio militare britannico di attraversare la Svizzera nell’ambito dell’operazione militare in Libia: “Il fatto è che la Svizzera ha così partecipato ad azioni guerriere contro la Libia. Lo spirito della neutralità e stato rimesso in questione. Chi difende ancora oggi questo pilastro essenziale del nostro Stato sovrano?”. Per una soluzione a questi problemi “è necessario progredire ancora nelle elezioni del prossimo autunno”, ha affermato Brunner.

L’assemblea deve votare oggi una risoluzione che chiede “il ritiro della richiesta di adesione all’UE ancora pendente a Bruxelles” e che “rifiuta categoricamente il pacchetto globale degli accordi bilaterali III”.

Il presidente dell’UDC ticinese Pierre Rusconi ha illustrato all’assemblea quelli che sono a suo avviso i problemi del Ticino e ha chiesto una migliore protezione del mercato del lavoro cantonale di fronte al numero crescente di frontalieri. Secondo Rusconi il Consiglio federale si interessa troppo poco per i problemi del Ticino. Brunner gli ha assicurato il sostegno dell’UDC nazionale.

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